Il 37enne risulta essere l'unico indagato nella nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, e per cui è stato condannato in via definitiva l'ex fidanzato, Alberto Stasi
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Sono stati chiesti tempi brevi, o quantomeno non lunghi, per gli esiti degli esami antropometrici effettuati venerdì all'Istituto di Medicina legale di Milano sul corpo di Andrea Sempio, unico indagato nel nuovo filone d'inchiesta aperto dalla Procura di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 (le tappe della vicenda). L'esame ordinato dalla pm Giuliana Rizza e dall'aggiunto Stefano Civardi, verrà ora incrociato con la Bloodstain pattern analisys (Bpa) effettuata dal Ris di Cagliari e con la rivalutazione sulle ferite nel corpo di Chiara che sta svolgendo l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, la stessa che ha effettuato le misurazioni su tutto il corpo di Sempio.
Infine a completare il quadro giungerà l'analisi delle tracce di Dna trovate nei margini ungueali della vittima, esame delegato alla genetista nominata dalla Procura di Pavia, Denise Albani, della Polizia Scientifica di Milano. Le prossime settimane infatti, probabilmente saranno decisive anche per capire la sovrapponibilità del profilo ignoto maschile trovato sotto le unghie di Chiara repertato nel 2007 con quello di Sempio prelevato lo scorso 13 marzo. Il tutto dovrebbe fornire una ricostruzione della scena del delitto più accurata di 18 anni fa (anche grazie a software migliori), tale almeno da permettere agli inquirenti di "tirare una riga" su una serie di quesiti importanti per le indagini, in carico ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano.
E mentre nell'esame della distribuzione delle macchie di sangue sulla scena del crimine (Bpa) le risultanze in 3D dovranno essere confrontate con le misurazioni, definite abbastanza precise, delle prime indagini nella villetta di Garlasco, e lo studio delle lesioni sul corpo della vittima rivalutato sempre a partire dalle foto e dalle repertazioni di allora, le misure biometriche dell'indagato saranno un elemento inedito, l'unico peraltro elemento nuovo collocabile sul luogo del ritrovamento del corpo di Chiara.
Una serie di lunghezze di arti, altezze, larghezze, quelle di Sempio, presumibilmente da inserire tra la traccia '33' sul muro (che una perizia attribuisce all'indagato, anche se priva di sangue) e quella della scarpa all'altezza del secondo scalino, per valutare la compatibilità dell'eventuale presenza del corpo di Andrea Sempio in tali spazi. Più ovviamente ogni altro punto delle scale venga ritenuto utile per una verifica. Anche l'impronta della suola a pallini della scarpa da ginnastica, la cui misura viene contestata. Valutazioni che - a differenza delle semplici misurazioni di venerdì - saranno note solo agli inquirenti. Il termine ufficiale delle ultime risposte attese, dopo la proroga ottenuta da Denise Albani il 26 settembre, è ora il 18 dicembre, per la perizia sui Dna appunto, ma è probabile che molte di queste risposte possano essere collocate in parte già prima all'interno dell'inchiesta.