Si fanno anche foto ricordo

Cotignola, cori fascisti alla Festa dell'Unità: in trenta cantano “Faccetta nera” con il megafono | Il Pd: "Grave offesa"

Un gruppo vestito con simboli del ventennio ha intonato canti fascisti. Il Pd locale e quello della Bassa Romagna parlano di gesto ignobile e chiedono una risposta collettiva

01 Ago 2025 - 18:46
 © Facebook

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Un episodio inquietante ha turbato la Festa dell'Unità di Cotignola, comune della provincia di Ravenna, situato nel cuore della Bassa Romagna, territorio storicamente antifascista e legato alla Resistenza. Sabato 26 luglio, un gruppo di circa trenta persone si è presentato al Parco Sandro Pertini, dove si teneva la festa del Partito Democratico, indossando abiti scuri e simboli riconducibili al ventennio fascista. I presenti hanno intonato, attraverso un megafono, cori come "Faccetta nera" e "Giovinezza", documentando la scena con una macchina fotografica montata su treppiede. Di recente un episodio simile aveva destato molto sdegno: all'Adunata degli Alpini a Biella qualcuno da un locale aveva intonato canzoni fasciste. Anche l'episodio di Cotignola ha suscitato profonda indignazione tra i rappresentanti locali del Pd, che hanno parlato di una ferita ai valori democratici e alla memoria della comunità. Le indagini sono in corso per valutare eventuali responsabilità penali.

I fatti accaduti durante la Festa dell'Unità

 Il gruppo si è presentato attorno a mezzogiorno di sabato 26 luglio, nel pieno della Festa dell'Unità organizzata dal circolo Pd di Cotignola in collaborazione con la cooperativa sociale La Traccia. La manifestazione si svolgeva presso il Parco Sandro Pertini e comprendeva momenti conviviali e di incontro politico. Il gruppo ha occupato una delle aree tavolate, utilizzando un altoparlante per diffondere inni fascisti come "Faccetta nera" e "Giovinezza". Alcuni dei presenti indossavano capi scuri decorati con fasci littori e altri simboli storici legati al regime mussoliniano. In quel momento, secondo quanto riferito dal segretario del circolo Samuele Staffa, non erano presenti volontari o iscritti del Pd nella zona, circostanza che ha impedito un intervento immediato.

Le reazioni del Partito Democratico locale

 Samuele Staffa, segretario comunale del Partito Democratico di Cotignola, ha condannato con fermezza quanto accaduto, definendolo un atto che offende non solo il partito ma l'intera comunità. In una nota ha dichiarato: "Il soggetto leso a seguito di questa triste vicenda non è solamente il Partito Democratico, ma l'intera comunità cotignolese. Non può essere infangata la storia di una comunità che regge le proprie fondamenta sui Giusti tra le Nazioni, su Leno, don Stefano e su tutti coloro che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvarne altre". Staffa ha inoltre sottolineato come l'antifascismo rappresenti un valore fondante della Costituzione e debba essere condiviso da tutte le forze democratiche, al di là delle appartenenze politiche.

La posizione del Pd della Bassa Romagna e le ipotesi di reato

 Anche il coordinatore del Partito Democratico della Bassa Romagna, Davide Pietrantoni, ha espresso sdegno per l'accaduto, definendo l'episodio una "provocazione infantile e codarda". In un comunicato ufficiale ha ribadito l'impegno del partito nella difesa dei valori costituzionali e ha annunciato l'intenzione di proporre la costituzione di un comitato unitario antifascista nel territorio. Inoltre, ha reso noto che sono in corso valutazioni per verificare la configurabilità del reato di apologia del fascismo, invitando le autorità competenti a fare chiarezza sull'identità dei partecipanti e sull'organizzazione del gesto.

La ricostruzione dell'organizzazione: nessun presidio al momento dei canti

 Secondo quanto riferito dagli organizzatori, l'episodio si è verificato in un momento in cui l'area non era presidiata da iscritti o volontari del Partito Democratico. La dinamica sembra essere stata studiata per sfruttare un momento di minor controllo, consentendo al gruppo di agire rapidamente e allontanarsi senza interferenze. Le autorità locali stanno ora lavorando per acquisire materiale video e fotografico utile all'identificazione dei partecipanti. L'amministrazione comunale ha espresso vicinanza al circolo Pd locale e ha garantito massima collaborazione alle forze dell'ordine nell'accertamento dei fatti.

Cosa sono "Faccetta nera" e "Giovinezza"

 "Faccetta nera" e "Giovinezza" sono due celebri inni legati al periodo fascista italiano. "Faccetta nera", scritta nel 1935 durante la guerra d’Etiopia, esalta la conquista coloniale e contiene riferimenti espliciti alla "liberazione" delle popolazioni africane sotto il dominio italiano, con connotazioni oggi unanimemente ritenute razziste e imperialiste. "Giovinezza" era invece l’inno ufficiale del Partito Nazionale Fascista e, successivamente, della Repubblica Sociale Italiana. Entrambe le canzoni venivano comunemente eseguite durante cerimonie del regime, raduni e manifestazioni propagandistiche. L'utilizzo pubblico di questi brani, ancora oggi, richiama apertamente l'ideologia fascista e viene considerato da molte forze democratiche come un atto di apologia del fascismo, in contrasto con i principi della Costituzione repubblicana.

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