Dellano spiega di aver provato ad aiutare Allen, ma il bambino è fuggito. I cani molecolari si erano fermati davanti alla sua casa, da qui le perquisizioni e i sospetti
"Mi hanno torchiato bene": Pierluigi Dellano lo ripete più volte, con tono stanco ma deciso. È l'uomo che ha incrociato Allen, il bimbo scomparso e poi ritrovato nei boschi. Per ore è stato considerato un possibile sospetto: la sua casa è stata perquisita e lui stesso a lungo interrogato, dopo che i cani molecolari si erano fermati davanti al suo cancello. Ora rischia l'accusa di abbandono di minore. "Volevo solo aiutarlo", ha detto in un'intervista a La Stampa. Allen, racconta Dellano, era arrivato nella sua villa e sembrava spaesato. Lo ha accompagnato in strada per cercare aiuto, ma il bambino si è divincolato e si è allontanato. "Non parlava bene, cercava il papà", ha aggiunto. Solo dopo due ore, compreso il contesto, l'uomo ha capito la gravità della situazione.
"Ho accompagnato il bimbo che è venuto nella mia villa e poi l'ho portato giù per strada pensando di fare una cosa positiva", ha raccontato. "Volevo portarlo dalla polizia". Ma Allen, spaesato e in evidente difficoltà a comunicare, a un certo punto si è tirato indietro: "Mi tirava e cercava papà, non parlava bene", ha detto Dellano, aggiungendo di aver intuito in quel momento che fosse autistico. Pochi istanti dopo il bambino è fuggito via, scomparendo nel verde. "Dopo 2 ore ho capito che era successo", ha spiegato. Intanto però, davanti alla sua abitazione si erano fermati i cani molecolari impegnati nelle ricerche. A quel punto le autorità hanno proceduto con perquisizioni e interrogatori, mentre il paese iniziava a temere il peggio.
Dellano è stato sentito a lungo dagli inquirenti e la sua abitazione è stata ispezionata dagli investigatori. "Capisco anche altre situazioni tipo queste", ha detto a La Stampa, riferendosi al peso di trovarsi improvvisamente coinvolto in una vicenda così delicata. Le sue parole sono state ritenute credibili e non è emersa alcuna responsabilità a suo carico. Le forze dell'ordine hanno seguito con attenzione ogni segnalazione utile nelle ore della scomparsa. La presenza dei cani molecolari davanti all'abitazione di Dellano è stata considerata un segnale da approfondire, motivo per cui l'uomo è stato ascoltato e la casa perquisita. Nessun elemento concreto è emerso a suo carico: è stato ritenuto un testimone chiave ma non coinvolto nei fatti. La procura non ha aperto procedimenti penali nei suoi confronti. Ma rischia di essere accusato di abbandono di minore.
La magistratura, infatti, sta vagliando la sua posizione, anche se oggi non è più una priorità. Il testimone, infatti, si è presentato alle forze dell'ordine dicendo di aver visto il bimbo e di averlo accompagnato a un bivio, forse aiutandolo ad attraversare, dopo averlo sentito dire "papà, papà". Tuttavia, trovandosi di fronte a un bambino solo, avrebbe dovuto contattare le forze dell'ordine. Tra l'altro le sue dichiarazioni agli investigatori sono apparse a tratti contraddittorie, inducendo le forze dell'ordine a perquisirgli la casa e a sequestragli l'auto. Se fino a sabato sera su quest'uomo poteva ancora gravare qualche lontano sospetto, col ritrovamento del bambino, però, sembra chiarito ogni dubbio. L'autorità giudiziaria, comunque, deve ancora attendere la relazione degli investigatori prima di tirare le conclusioni.