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Bianchi: "Ok al bollino blu scuola-lavoro, ma le morti bianche vanno azzerate | Superata la formula dell'alternanza"

"La scuola deve essere aperta ma è importante che integri al suo interno esperienze esterne che rientrino in un percorso educativo. Tutto va fatto in assoluta sicurezza"

scuola, alternanza
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Tutte le imprese italiane "dovrebbero adottare" il bollino blu come certificazione di sicurezza dei percorsi di scuola-lavoro, come ha proposto il ministro Orlando.

Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, sottolineando che "la drammatica tragedia di Udine non parlava solo alla scuola. Nel Paese c'è una quantità di morti sul lavoro inaccettabile per tutti". Bianchi chiarisce anche che "l'alternanza scuola-lavoro introdotta 10 anni fa è superata".

E ancora, a proposito delle tragedie sul lavoro, sottolinea a Radio24: "Ricordiamo in maniera chiara quello che ha detto Mattarella nel suo discorso di insediamento, e cioè che bisogna azzerare le morti sul lavoro. La scuola non è un mondo a parte".

 

"Orientamento e collaborazione" - "Faremo un tavolo insieme con i ragazzi - sottolinea il ministro -. Stiamo facendo nel Pnrr la riforma dell'orientamento scolastico e in quell'ambito metteremo le risultanze di questo lavoro, che parte dal principio della sicurezza totale". 

 

"Scuola-lavoro, la formula è superata" - Il ministro chiarisce poi, in merito all'alternanza scuola-lavoro: "E' importantissimo che ci sia una scuola aperta, che si facciano esperienze. Ma l'alternanza scuola-lavoro di dieci anni fa è superata. Dobbiamo tornare alla capacità di una scuola che integra anche a esperienze esterne e fare tutto in pienissima sicurezza. E' fondamentale che ci sia una varietà di esperienze che rientrino in un percorso educativo, non servono esperienze spot". 

 

 

Maturità, "gli studenti non devono avere paura" - Il ministro affronta poi il capitolo maturità, spiegando: "Ho detto agli studenti di non avere paura perché le commissioni, come loro stessi hanno richiesto, saranno interne. Ci sarà un presidente esterno per garantire l'uniformità su base nazionale, ma ci saranno commissioni interne". In un incontro avvenuto martedì con le Consulte degli studenti, ovvero le rappresentanze del mondo studentesco, Bianchi ha infatti affrontato, tra i temi, anche quello del nuovo esame. E ha precisato che sull'ipotesi di "dare più peso al percorso del triennio che all'esame in sè, ci sto ragionando. Gli studenti hanno fatto questa richiesta in maniera molto ponderata a in maniera altrettanto ponderata ci sto ragionando su". 

 

 

"Serve una scuola nuova" - Ancora sul confronto con gli studenti, il ministro ha chiarito: "Sto seguendo soprattutto le occupazioni di Milano: i ragazzi protestano per gli edifici cadenti. Su questo è necessario intervenire, dobbiamo rimettere in sicurezza le scuole. I ragazzi domandano anche una scuola nuova e più partecipata, non vogliono sentirsi abbandonati ed è a questo tipo di voci che bisogna dare ascolto. Ascoltiamo i ragazzi e non facciamo un sacco unico dove mettiamo tutto. Ci sono situazioni diverse di cui bisogna tenere conto. Anche se non la chiamiamo 'riforma della scuola', possiamo parlare della necessità di una scuola nuova. Una scuola affettuosa pone al centro l'attenzione alla vita collettiva. Tutti mi domandano degli psicologi a scuola oppure che si affrontino le molte tematiche civiche, come l'educazione ambientale. Gli studenti hanno riportato un malessere che poi si trasforma anche in paura". 

 

 

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