L’inviata di "Zona Bianca" racconta il fermento nei circoli tradizionalisti e le speranze riposte in un pontefice che rilanci i valori del passato
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Roma si prepara a vivere uno dei momenti più solenni e delicati della vita della Chiesa: l’elezione del nuovo Papa. Nella capitale, tra le tante voci che si alzano, emergono con forza quelle delle comunità cattoliche più conservatrici, che sperano in un cambiamento di rotta rispetto al pontificato di Papa Francesco.
"Vorrei un Papa antico, che riporti la Chiesa alle sue origini", confida una fedele all’inviata di "Zona Bianca", esprimendo un desiderio diffuso in questi ambienti. "Io sogno un Papa tradizionalista, profondamente credente" aggiunge un’altra, auspicando l’arrivo di una figura lontana, per stile e visione, dall'ultimo pontefice.
Tra i più appassionati sostenitori di un ritorno al passato ci sono i nostalgici delle celebrazioni in latino, le cosiddette messe tridentine.
A rappresentarli è Fabio Marino, presidente dell’associazione per la salvaguardia della liturgia latino-gregoriana: "C’è una parte della Chiesa che crede fortemente nel recupero della tradizione. Speriamo che il futuro Papa comprenda che la liturgia antica non è un retaggio da superare, ma un patrimonio spirituale da custodire e valorizzare".