Speciale Il delitto di Garlasco
L'INTERVISTA SU RETE4

Garlasco, Andrea Sempio a "10 Minuti": "Non ho ucciso io Chiara Poggi | L'idea che Alberto Stasi possa essere innocente fa riflettere"

Il 37enne, indagato in concorso per omicidio, si confessa ad Alessandro Sallusti: "Quando ho scritto 'Ho fatto cose inimmaginabili', mi riferivo a una giornata di caos. Io e Marco Poggi siamo ancora amici"

22 Dic 2025 - 19:45

Nella puntata di 10 Minuti, in onda su Rete 4 alle 19.30 e condotto fino al 4 gennaio da Alessandro Sallusti, è stato ospite per un faccia a faccia Andrea Sempio, indagato in concorso per l'omicidio di Chiara Poggi. "Non l'ho uccisa io. E l'idea che Alberto Stasi possa essere innocente ti fa riflettere e dire: 'Ok, e se mi trovassi in una stessa condizione?'. Io sto rischiando di andare verso quella condizione", ha detto Sempio. "Io e Marco Poggi siamo ancora amici, con i genitori di Chiara non è capitato di incontrarci", ha continuato Sempio. "Quando ho scritto 'Ho fatto cose inimmaginabili', mi riferivo a una giornata di caos", ha poi chiarito.

Ecco l'intervista integrale di Alessandro Sallusti ad Andrea Sempio nel corso della puntata di 10 Minuti.

Tra poco più di 48 ore sarà Natale: è il suo primo Natale da sospetto assassino. Che pensieri le girano per la testa in queste ore così particolari? 
"In realtà, è il secondo, perché quando era già successo nel 2016 noi lo avevamo scoperto proprio il 23 dicembre, quindi appena prima di Natale. Sta diventando un po' una ricorrenza, diciamo. C'è poco da dire, andiamo avanti, si cercherà di essere... io lo passerò con la mia famiglia, cercheremo di passarlo il meglio possibile, però ovviamente non si può, non si riesce tanto a distogliere la testa dal fatto che hai sempre questa tegola dietro".

Ha parlato della sua famiglia. Le faccio vedere cosa ha detto suo padre poche ore fa a Martina Maltagliati, una collega di "Quarto Grado". Suo padre dice: "Adesso bisogna essere cattivi". Lei ha capito cosa intende? 
"Sì. Purtroppo i miei genitori si trovano in questa condizione: tutti i giorni escono notizie, tutti i giorni arriva una notizia o qualcuno che scrive su Internet, qualcuno che ci manda lettere dove ci sono insulti, minacce e abbiamo il nostro plotone di giornalisti sempre davanti a casa. Loro non possono fare nulla, cioè non possono difendermi in qualche modo. Magari mi dicono: 'Ma io non posso andar fuori e dirgli no', perché qualunque reazione tu hai, in realtà, non stai chiarendo la situazione, stai facendo loro un favore e li stai aizzando ancora di più. Quindi, io e i miei in casa cerchiamo di tenerci un po' l'uno con l'altro".

Lei è tornato di recente a vivere a casa sua perché prima di quest'ultimo evento viveva da solo da un'altra parte. Che famiglia è la sua famiglia, che rapporto ha lei con suo padre? 
"La mia è una famiglia che è sempre stata molto unita, non solo io con i miei genitori, ma anche ad esempio mio padre con le sue sorelle. Una famiglia dove è sempre stato normale avere un via vai di parenti dentro e fuori casa e, ovviamente, essendo così uniti quando questa cosa è scoppiata è andata a coinvolgere tutti. Poche settimane fa, eravamo andati dalle mie zie, come mio padre fa praticamente tutti i giorni, io un po' meno, perché con il lavoro dipende dagli orari, e i giornali titolavano 'Summit segreto a casa delle zie di Sempio'. No, quel summit c'era il giorno prima e c'è stato anche i giorni dopo, è proprio così la mia famiglia".  

Qualcuno ha balenato l'idea che questa unità nasconda anche un'omertà, la cosa la ferisce? 
"No, ne sparano talmente tante che a me personalmente lasciano abbastanza indifferente. Qualcun altro in famiglia la soffre di più. Le mie zie avevano vissuto di striscio la situazione del 2016-17, quindi, quest'anno che si sono trovate in mezzo, per loro è stata molto più pesante, perché comunque non erano pronte. Quindi, chi più chi meno viene colpito. A me personalmente non tocca, sono le solite cose che scrivono".

Senta, tutta questa storia nasce dalla sua amicizia con Marco, il fratello di Chiara Poggi. Che amico era Marco ed è ancora un amico?
"Marco è ancora un mio amico. È stato, tra l'altro probabilmente negli anni, credo, tra il 2005 e il 2007... forse sono stati proprio gli anni in cui l'amicizia tra me e lui è diventata più forte, in cui abbiamo iniziato a frequentarci di più, proprio in quegli anni. Per quello che nel nostro gruppo di amici io ero quello più presente. Tutt'oggi è ancora un mio amico; ci vediamo ovviamente, adesso non ci stiamo vedendo per via della situazione. Sarebbe un disastro, per dire, uscire a cena io e lui".

Ma vi sentite? 
"Ci sentiamo ancora; ci stiamo, sempre per la situazione, sentendo un pochino meno. Poi dopo lui si è trasferito, inizia a lavorare, inizia a spostarsi un po', quindi nel tempo ovviamente, anche se non ci fosse questa situazione, restiamo amici ma ci vedremmo 5-6 volte all'anno. Non siamo quegli amici che si vedono tutte le settimane".

Con la famiglia di Chiara, con i genitori di Chiara ha rapporti?
"Allora, io no, perché non mi è ancora capitato di incontrarli in giro. I miei genitori so che li incontrano abbastanza spesso al supermercato che abbiamo proprio davanti a casa, perché vanno tutti a far spesa lì. Io, se li vedessi per strada, mi farebbe anche piacere, solo non è capitato".

Qui, in puntata, è stata mostrata la clip audio di Andrea Sempio, intercettato mentre parla di "donne e maschi alfa". 

Le capita spesso di parlare a voce alta? E ha mai amato una donna davvero e ritiene di essere stato amato? Che rapporto ha con l'amore?  
"Allora, un po' di cose in ordine sparso: ho amato, sì, tanto. Sono stato amato anche, sono amato tutt'oggi, la mia vita privata fortunatamente è rimasta abbastanza nascosta e non mi interessa se questo offre il fianco magari a degli attacchi. Mi è stato anche consigliato da altre parti: 'Guarda che se, magari, si facesse avanti una tua ex morosa o comunque una ragazza a parlare per te, aiuterebbe a cambiare quest'immagine che si stanno costruendo'. Io ho detto assolutamente no". 

Però, scusi, lei ci sta dicendo che in questo momento, non so se la parola è eccessiva, è fidanzato.
"Non sono fidanzato".

Però, lei ha detto: "In questo momento sono amato". 
"Sono amato, non sono fidanzato". 

È amato?  
"Eh lo so, questo è il massimo della risposta che posso dare, appunto perché c'è una parte che... nel senso, per privacy mia ma soprattutto di queste altre persone, che pubblicamente non ho intenzione di toccare. Se poi sarà una cosa che dovrà essere discussa per qualche motivo con gli inquirenti o che, ne parleremo. Pubblicamente, mi sono sempre rifiutato, non mi interessa se dà il fianco a dipingermi in modi strani. Va bene, tirino addosso a me quello che vogliono, ma...". 

Ho l'impressione che lei abbia, per quello che si è visto, un'unica grande, vera amica, che è un'amica di infanzia che adesso è anche il suo avvocato, Angela Taccia: è vero?  
"Angela Taccia è assolutamente una mia grande amica e la posso mettere tra le persone che mi amano, quello assolutamente, abbiamo un rapporto che è un rapporto fraterno. Posso dire una cosa su quell'audio di prima? Io quest'audio qua non l'avevo mai sentito nelle varie intercettazioni che erano uscite sui giornali. Però, tra l'altro, se lo si ascolta bene… adesso sentendolo ho capito a cosa stavo facendo riferimento. Io parlavo della 'teoria del maschio alfa', che secondo me è una cavolata, ed è una di quelle teorie che vengono usate con: “Se un uomo è un maschio alfa, tutte le donne vanno con lui”. Io in quell'audio sto dicendo che quella teoria è una cavolata, quindi in realtà secondo me quell'audio lì, se uno lo ascolta davvero, non è una cosa contro le donne o che va a svilire le donne, ma è proprio il contrario".

Cioè è il contrario di quello che le hanno attribuito... 
"È proprio che la teoria sulle donne, che se tu sei un maschio alfa ti corrono tutte dietro, è una cavolata, perché prende spunto da delle dinamiche, dell'etologia delle scimmie che non c'entrano nulla con l'essere umano. Quindi, in realtà, secondo me, se uno lo ascoltasse bene, già quello sarebbe un audio che appunto non va a dipingermi come un mostro verso le donne, ma al contrario. Poi ci sono delle parole forti, va bene, può essere".

Oltre a ragionare da solo a voce alta, lei aveva anche l'abitudine di tenere una sorta di diario. È una cosa bellissima, dopo una certa età è una cosa un po' strana. Perché sentiva e sente, forse ancora, l'idea di mettere nero su bianco i suoi pensieri e le sue emozioni?  
"Per due motivi: io avevo diari che erano letteralmente dei diari,  cioè le cose più importanti accadute giorno per giorno, però avevo anche degli scritti in cui magari mettevo delle riflessioni, mi sfogavo o che. Il punto è: quando tu scrivi comunque, è un po' come diceva Luigi Tenco, che gli chiedevano, 'Perché fai canzoni tristi?', lui diceva, 'Perché quando sono felice faccio altro”. Quindi, nei diari, io ho riversato magari le emozioni più negative, certo che se tu prendi quello hai solo un lato della persona".

La interrompo. In uno di questi diari, a un certo punto, lei scrive: "Ho fatto cose inimmaginabili". In un appunto insomma. Lo scrive, lo mette nero su bianco. È una frase che col senno di poi fa un certo effetto. Cos'erano queste cose inimmaginabili?  
"In realtà, quello del fatto cose inimmaginabili mi è venuto in mente quando potrei averlo scritto, perché penso fosse un bigliettino trovato in realtà abbastanza di recente, prima che mi arrivasse l'avviso di garanzia. Quindi, se è quello che ricordo io, credo sia un bigliettino su un piccolo taccuino".

Sì, esattamente quello.
"Ok. No. In realtà, quello è stato scritto al termine di una giornata in cui erano successe diverse cose e io lì ho scritto 'Fatto cose inimmaginabili', ma era proprio nel senso che era stata una giornata di caos. Che nei miei scritti ci possano essere dei momenti in cui io dico che ho fatto delle cose di cui mi pento, o mi do delle colpe, o mi vergogno di qualcosa, ok, quello sicuro. È un po' come fare una seduto dallo psicologo con sé stesso. Uno può prendere una cosa che ha fatto e vederla come una cosa orribile e poi magari un altro lo sente e dice: 'Ma no, ma non era nulla di che'. Però è come la vivi tu in quel momento".

Senta, lei all'epoca quando avevate 18-19 anni, oltre che fratello di Chiara immagino frequentasse e conoscesse bene anche Alberto Stasi. 
"No".

Lei in tutti questi anni, anche in questi mesi, in queste ore, ha mai pensato ad Alberto Stasi e al fatto che un innocente potrebbe essere in galera da 8-9 anni? Cioè pensa ad Alberto Stasi lei?  
"Allora, che io pensi ad Alberto Stasi di per sé no. Ovviamente, il fatto che mettano in dubbio il fatto che lui possa essere innocente ti fa riflettere e dire: 'Ok, e se mi trovassi in una stessa condizione?'. Io sto rischiando di andare verso quella condizione. Quindi ovviamente rifletti su questa cosa, non pensando direttamente a lui, ma pensando se dovesse capitare a me, vista la mia situazione, di ritrovarmi io magari in galera da innocente. Quindi quello ti stimola ovviamente delle riflessioni".

Lei ha paura? 
"Allora, paura è una parola forte. Non sono tranquillo, non mi alzo con la paura. Cioè vedendo come..." 

Sa che questa cosa, mi sembra di capire, è uno degli elementi su cui i suoi accusatori puntano: è troppo freddo per essere innocente, non ha paura.  
"Nel senso, noi nei mesi abbiamo detto delle cose. Man mano quelle cose trovano conferma. Io avevo fatto un racconto di come era andata la giornata del 13, spuntano qualche settimana fa delle foto che confermano il mio racconto.  Diverse cose che ho detto nel tempo sono diventate, sono state acclarate, diciamo. Quindi, nel senso, ovviamente non sono tranquillo, però non è anche tutta questa paura, perché più che dire la verità non posso. Quindi, a mano a mano, penso si chiarirà tutto. Ci vorrà il suo tempo e via".

Mi scusi la franchezza e la brutalità della domanda, ma gliela devo fare. Lei ha ucciso Chiara Poggi?   
"No".

Lei crede in Dio? Prega? 
"Non credo in Dio, ma diciamo che ho una certa spiritualità". 

Va in chiesa?  
"No, credo ci sia qualcosa, ma non mi fido troppo delle religioni ufficiali. Ma credo ci sia qualcosa di spirituale".

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