casolare crollato

Verona, esplosione durante lo sgombero di un'abitazione occupata da tre fratelli: morti tre carabinieri, quindici i feriti | Fermati fratello e sorella sessantenni, ricercato il terzo

Sarebbe stata la donna a innescare volontariamente l'esplosione. Già un anno fa gli occupanti usarono bombole di gas per evitare lo sfratto

14 Ott 2025 - 09:25

Tre carabinieri (Marco Piffari e Valerio Daprà, entrambi di 56 anni, e Davide Bernardello, 36 anni) sono morti e quindici tra militari, agenti di polizia e vigili del fuoco sono rimasti feriti in un'esplosione che si è verificata in un casolare di Castel D'Azzano, in provincia di Verona. Le forze di polizia erano intervenute per sgomberare l'abitazione: al momento della deflagrazione - causata probabilmente dai suoi occupanti - all'interno c'erano tre persone, tre fratelli. L'intero casolare, di due piani, è crollato travolgendo i militari e gli agenti. Sul posto erano presenti anche i vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente, ma per i carabinieri non c'è stato nulla da fare. L'esplosione è stata udita a 5 km di distanza.

Tra gli occupanti, un uomo e una una donna sono rimasti feriti e sono stati fermati dai cc: si tratta di fratello e sorella, di 60 anni. Sarebbe stata proprio lei ad innescare l'esplosione, mentre i due fratelli si sarebbero trovati in una sorta di cantina. Il terzo familiare, come conferma la Procura, è scappato ed è tutt'ora ricercato nella zona. I tre non volevano abbandonare il casolare e si opponevano allo sgombero.

Esplode casolare nel Veronese: morti tre carabinieri

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Quindici feriti tra militari, agenti e vigili del fuoco

 Sono quindici i feriti in totale: undici carabinieri, tre agenti e un vigile del fuoco. Sono tutti ricoverati vari ospedali della provincia scaligera, per ustioni e lesioni riporte nel crollo dello stabile, ma nessuno risulta in pericolo di vita. Altri tre militari risultano illesi.

Decine di pompieri sono stati occupati a spegnere le fiamme che hanno avvolto la casa, completamente distrutta. Numerosi i mezzi del Servizio di urgenza ed emergenza medica (Suem) che hanno operato. L'intervento dei sanitari è stato tempestivo perché alcuni si trovavano già sul posto come supporto alle forze dell'ordine per lo sgombero. Uno dei carabinieri morti è stato estratto dalle macerie.

Nel casolare rinvenute varie bombole gas e molotov

 Nella casa sono state rinvenute bombole di gas e quel che resta di molotov. I vigili del fuoco hanno recuperato 5 bombole che erano state collocate in più stanze della casa, e ora si trovano accatastate sul cortile. La casa era satura di gas fatto uscire, si presume, da più bombole vista la potente deflagrazione che ha fatto crollare lo stabile.

Due episodi analoghi un anno fa, i tre fratelli minacciarono col gas l'ufficiale giudiziario

 I tre fratelli responsabili dell'esplosione erano già noti per due episodi con la stessa dinamica - la casa saturata di gas - avvenuti un anno fa. Si tratta di Franco, Dino e Maria Luisa Ramponi, agricoltori e allevatori con problemi finanziari e ipotecari. Prima in ottobre, e poi il 24 novembre del 2024 si erano opposti all'arrivo dell'ufficiale giudiziario aprendo una bombola di gas. Franco e Maria Luisa erano anche saliti sul tetto. Sul posto erano arrivati i vigili del fuoco, carabinieri e polizia locale, che dopo una mediazione avevano evitato il peggio.

Procuratore di Verona: "Una tragedia incredibile"

 "È una tragedia incredibile, dei comportamenti assurdi. Da parte mia c'è un dolore incredibile". È il primo commento del procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, giunto sul posto dell'esplosione. "Dovevamo eseguire un decreto di perquisizione, si cercavano anche delle bottiglie molotov. Carabinieri e polizia hanno cercato di agire in massima sicurezza e con tutte le attrezzature necessarie. Ma l'esito è stato inaspettato e molto doloroso", ha concluso.

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