A Castel D'Azzano

Verona, chi erano i tre carabinieri morti nell'esplosione durante la perquisizione di un'abitazione

Il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello

14 Ott 2025 - 11:35
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© Dal Web  | A sinistra Valerio Daprà, a destra Davide Bernardello
© Dal Web  | A sinistra Valerio Daprà, a destra Davide Bernardello
© Dal Web  | A sinistra Valerio Daprà, a destra Davide Bernardello

© Dal Web | A sinistra Valerio Daprà, a destra Davide Bernardello

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I carabinieri morti nell'esplosione di un casolare a Castel d'Azzano, in provincia di Verona erano il Luogotenente Carica Speciale Marco Piffari, 56 anni, Comandante della Sos del 4° battaglione Veneto; il Brigadiere Capo Qualifica Speciale Valerio Daprà, anche lui 56enne, e il Carabiniere Scelto Davide Bernardello, 36enne. Gli ultimi due prestavano servizio a Padova, mentre l'altro a Mestre. Lo riferisce il sindacato Sim Carabinieri che "esprime il più profondo cordoglio per la tragica scomparsa dei tre colleghi dell'Arma dei Carabinieri". 

Daprà era nato a Brescia, aveva una compagna e un figlio di 26 anni. Si era arruolato nel 1988 e apparteneva al Radiomobile di Padova, assieme a Bernardello, celibe, nato a Camposampiero (Padova) e arruolato nel 2014. Piffari viveva in provincia di Padova. Era il comandante della Squadra Operativa Supporto del Battaglione Mobile di Mestre, arruolato nel 1987.

"Stimati e amati dai colleghi"

 "Siamo vicini, con commozione e rispetto, alle famiglie dei militari deceduti, ai colleghi feriti - ai quali auguriamo una pronta e completa guarigione - e a tutti coloro che in queste ore stanno operando tra le macerie con il consueto coraggio e spirito di servizio. È un giorno di lutto e dolore profondo per tutta l'Arma e per chi, come noi, ne rappresenta ogni singolo appartenente. Di fronte a una simile tragedia, non è il momento delle polemiche né delle strumentalizzazioni, ma del silenzio, del rispetto e della vicinanza concreta. Nel ricordo rimangono tre Carabinieri valorosi, solari e sempre disponibili. Stimati e amati dai colleghi dove prestavano servizio e dalle comunità, hanno onorato l'uniforme con umiltà, dedizione e altruismo, fino all'estremo sacrificio", si spiega in una nota. 

"Il dolore per la perdita dei nostri tre colleghi – dichiara Antonio Serpi, Segretario Generale SIM Carabinieri - è profondo e colpisce tutta la famiglia dell'Arma. A nome del SIM Carabinieri esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie e un augurio di pronta guarigione ai colleghi feriti. In momenti come questo, il nostro dovere come Sindacato è essere presenti, offrendo sostegno reale e tutela concreta. Il SIM Carabinieri si mette a completa disposizione dei familiari e dei colleghi coinvolti, offrendo ogni supporto attraverso le proprie strutture territoriali e i Dipartimenti competenti. Oggi l'Italia perde tre servitori dello Stato. Il loro sacrificio non sarà dimenticato". 

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