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Venezia, la moglie muore per un tumore e i colleghi gli regalano 270 ore di ferie

Andrea Leoni, un 47enne veneto, autista di Veritas, aveva esaurito tutti i giorni liberi disponibili per assistere la compagna malata

Venezia, la moglie muore per un tumore e i colleghi gli regalano 270 ore di ferie - foto 1
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Un regalo inaspettato, nel segno della solidarietà e del dolore condiviso, e soprattutto molto di più di un dono materiale: 270 ore di ferie da dedicare ai figli, dopo la morte della moglie per una malattia incurabile.

A cederle ad Andrea Leoni, 47enne veneto, autista di Veritas, i suoi compagni di lavoro che hanno fatto una "colletta" diversa dal solito. Il pensiero - secondo quanto riporta la stampa locale - è arrivato a poche ore dalla morte della moglie, Chiara Batacchi, 47 anni, stroncata da un tumore, e permetterà all'uomo di occuparsi dei due ragazzi di 13 e 11 anni.

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La storia - Leoni aveva speso tutti i suoi giorni di ferie, permessi e congedi previsti, per stare accanto alla moglie e gestire l'intera famiglia. Ma dopo la tragedia rimane una vita da riorganizzare completamente in solitaria: i bimbi da portare a scuola e le incombenze della quotidianità. Un peso che i colleghi hanno compreso e hanno pensato di alleggerire, regalandogli la cosa più utile dopo un simile lutto: il tempo. La catena di solidarietà è partita subito, secondo una procedura già attuata da Veritas, la municipalizzata che si occupa in Veneto dei servizi idrici e ambientali. E, in poche ore, l'obiettivo è stato raggiunto. E le 270 ore donate corrispondono a circa una trentina di giorni in cui l'autista veneto verrà comunque retribuito.

 

La testimonianza di Andrea - "So che alle 17 è stato aperto un canale Telegram - spiega Leoni - e la mattina del giorno dopo, alle 9, è già stato raggiunto il monte-ore necessario. Ognuno ha cercato di fare la propria parte". "Nella nostra famiglia era Chiara che si occupava sempre di loro - racconta l'autista -. Ho cercato di arrangiarmi ma è davvero dura. In questo periodo, quindi, potrò stare con loro, anche per capire come reagiscono alla mancanza della mamma".

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