Da "Mattino Cinque"

Educazione all'affettività e alla sessualità a scuola, le parole del ministro Valditara

A "Mattino Cinque" Valditara ha parlato di educazione sessuale, "teoria gender" e fluidità di genere

24 Ott 2025 - 16:56
 © Da video

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"Un conto è l'educazione sessuale, un altro invece la 'teoria gender'. Un altro è affermare che non esiste soltanto un genere maschile, un genere femminile, ma che esistono anche altri generi. Un altro è affermare quelle teorie sulla fluidità di genere". Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, intervistato a "Mattino Cinque", è tornato a parlare di educazione sessuale dopo le polemiche scaturite intorno al disegno di legge sul consenso informato, da lui promosso.

"È assolutamente falso che noi abbiamo abolito l'educazione sessuale a scuola - sottolinea Valditara -. Perché la legge parla chiaro: 'Fermo restando quanto previsto dai programmi scolastici'. E che cosa dicono questi programmi scolastici? Parlano di tutta una serie di insegnamenti che ovviamente saranno tenuti nelle ore di scienza e di biologia, che riguardano per esempio le differenze sessuali, che riguardano la procreazione, che riguardano il concepimento, che riguardano l'evoluzione fisiologica del corpo, la pubertà, i rischi delle malattie sessualmente trasmesse". Per Valditara sono questi i temi a cui deve puntare l'educazione sessuale. E insiste: "Se questo non è educazione sessuale, allora francamente dobbiamo ripensare completamente le modalità di esprimere la lingua italiana, di usare la lingua italiana, di esprimere i concetti".

Il ministro dell'Istruzione e del Merito sostiene che la polemica sul suo disegno di legge, che prevedrebbe l'educazione alla sessualità solo a partire dalle superiori e comunque previo consenso informato dei genitori, sia "un'operazione di mero sciacallaggo della sinistra". "Noi riteniamo che per i bambini non sia opportuno insegnare che oltre a un sesso maschile, a un genere maschile, a un genere femminile, vi siano anche altri generi, che c'è questa fluidità per cui puoi passare tranquillamente da un sesso all'altro", continua il ministro. "L'articolo 30 della nostra Costituzione stabilisce che l'educazione spetta originariamente alle famiglie".

Un'altra accusa da cui si è difeso il ministro Valditara a "Mattino Cinque" è quella legata al fatto che il suo disegno di legge comprometterebbe gli effetti sociali e culturali che l'educazione sessuo-affettiva può avere sulla società, soprattutto per ciò che riguarda la lotta alla violenza di genere. Ma su questo è lapidario: "L'educazione sessuale non serve affatto per contrastare i femminicidi", sostiene. "Si è detto la lotta contro i femminicidi sarà indebolita perché non si insegnano queste teorie. (...) Ma che c'entra insegnare la 'teoria gender' con la lotta contro i femminicidi?  - aggiunge Valditara - E poi oltretutto un tema così delicato, così drammatico, non può essere strumentalizzato dalla politica. Si vergogni chi ha fatto affermazioni di questo tipo".