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Terni, "un uomo normale guarda il bel c..o di una donna e ci prova": polemica su frasi sessiste del sindaco Bandecchi

Dopo la bagarre in consiglio comunale, il caso finisce sotto i riflettori nazionali. E si chiedono le dimissioni del primo cittadino non nuovo a episodi fuori dalle righe

Ancora tensioni in consiglio comunale a Terni.

Durante la discussione di un atto proposto dalle minoranze sulla violenza di genere, la consigliera Cinzia Fabrizi (FdI) ha criticato le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Stefano Bandecchi, lo scorso novembre, nelle quali sosteneva tra l'altro che "chi non ha mai tradito la fidanzata non è normale". Questi ha replicato affermando che "tutti gli italiani maschi mi hanno capito, almeno quelli normali, sani di mente. E tutte le femmine normali mi hanno capito. Rivendico tutte, una per una. Un uomo normale guarda il bel c..o di un'altra donna e forse ci prova anche. Poi, se ci riesce, se la t....a anche; se poi non ci riesce, prende e torna a casa. Offendetevi quanto c...o vi pare ma è la mia idea". Scoppia il caso politico e vengono chieste le dimissioni. "Mandatemi all'Elba come Napoleone", la replica.

Terni, "un uomo normale guarda il bel c..o di una donna e ci prova": polemica su frasi sessiste del sindaco Bandecchi - foto 1
Tgcom24

Frasi sessiste, lo scontro in consiglio comunale a Terni

 Bufera, dunque, sulle parole del sindaco Stefano Bandecchi di Terni dopo l'intervento in consiglio comunale dove era in corso la discussione su un atto proposto dalle minoranze sulla violenza di genere. "E' vero che l'Italia è piena di imbecilli e quindi capisco che per qualcuno sia difficile capire le mie parole che rivendico tutte, una per una", ha aggiunto.

 

"Non ho mai ammazzato nessuna donna, non ho picchiato nessuna donna e non mi risulta di avere avuto denunce da donne", ha poi sottolineato ancora Bandecchi. "Se volete fare qualcosa sulla violenza di genere, bene - ha aggiunto -. Se no Alternativa Popolare è libera di scegliere cosa votare: io voterò contro questo emendamento perché a me, voi, non dovete insegnare nulla, sia di destra che di sinistra".

 

A quel punto i toni si sono alzati e le minoranze hanno lasciato l'aula consiliare, con gli esponenti di Alternativa Popolare, il partito del sindaco, che hanno difeso Bandecchi, attaccato le opposizioni e quindi approvato l'atto sulla violenza di genere, ma con le modifiche stabilite dalla maggioranza. Da cui è partita anche la critica, alla minoranza, di voler menzionare la sola Giulia Cecchettin nel documento da votare.

 

All'uscita dall'aula delle opposizioni, "fate scappare i topi", la reazione di Bandecchi che ha parlato anche di "femminicidi commessi da quattro rinc... e ossessionati". "Tutti gli imbecilli che non capiranno quello che abbiamo detto, saranno problemi loro, io consiglio a tutti di emigrare", la sua chiosa nell'annunciare il prosieguo dei lavori sull'atto, con le modifiche del caso, e il voto di Alternativa Popolare. 

 


La Lega chiede le dimissioni del sindaco

 Dopo le tensioni su un atto riguardante la violenza di genere, la Lega chiede le dimissioni del sindaco di Terni Stefano Bandecchi. La sezione locale del Carroccio definisce "vergognoso" il suo atteggiamento e parla di "uno show indegno per l'aula di Consiglio comunale e per il ruolo istituzionale ricoperto".

 

"Ancora una volta - sottolinea la Lega in un comunicato - il sindaco dimostra totale mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e delle donne, esprimendo concetti sconclusionati che condanniamo con forza e che dovrebbero spingerlo alle dimissioni immediate. Non è la prima volta che Bandecchi si lascia andare a comportamenti che palesano totale mancanza della cultura del rispetto delle donne, come già avvenuto di recente nel corso di una trasmissione televisiva e in tante altre occasioni in cui le sue parole hanno travalicato i limiti della decenza. Linguaggio scurrile e volgare, provocazioni, offese: tutto il vocabolario del sindaco ha trovato sfogo in un consiglio comunale ridotto ormai a una bettola. Un atteggiamento che non possiamo più tollerare e che più volte abbiamo segnalato al prefetto di Terni".

 

"Bandecchi non è in grado di fare il sindaco di una città come Terni, non solo per i risultati amministrativi deludenti e le promesse elettorali finite nel vuoto, ma per il perpetrarsi di atteggiamenti che giorno dopo giorno stanno mettendo in ridicolo lui e il suo partito e fanno vergognare la città di Terni che è chiamato a rappresentare", conclude la Lega. 

 

M5S: Bandecchi ha oltrepassato ogni decenza, si dimetta

 Le dimissioni del sindaco vengono chieste anche da M5s. "Ciò che Bandecchi rivendica come normale nelle sue affermazioni è tutt'altro che normale. Vaneggia su uomini e donne 'sani di mente' che hanno perfettamente capito il senso delle sue parole, e su 'imbecilli' per i quali invece è un problema capirlo. Ma ci rendiamo conto di quanto Bandecchi con le sue sparate superi continuamente l'asticella della decenza prima di tutto culturale, ma anche morale e istituzionale? Bandecchi deve dimettersi". Così in una nota le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella Commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino.

 

Pd: Bandecchi un sindaco senza disciplina né onore

 "Ogni giorno questo Bandecchi sembra toccare il fondo dell'arroganza, della violenza non solo verbale, della volgarità, del più becero maschilismo. E ogni giorno supera ogni limite. Un minimo di serietà lo porterebbe a lasciare quella carica alla quale è stato eletto e che ricopre senza né disciplina né onore. Se, come probabile, non lo farà, è evidente che la sua permanenza, quotidiana offesa alla città, alle tradizioni di civiltà di Terni e dell'Umbria, rappresenta un costante vilipendio all'istituzione. Continuiamo ad auspicare un intervento delle autorità prefettizie e del ministero dell'Interno". E' quanto affermano in una dichiarazione congiunta i parlamentari umbri del Pd Anna Ascani e Walter Verini

 

La replica di Bandecchi: se mi esiliate voglio l'Elba come Napoleone

 "Se mi volete esiliare, per favore mi mandate all'Elba? Perché vorrei fare lo stesso percorso di Napoleone": così, con un video su Instagram, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha replicato alle polemiche legate alle sue parole in Consiglio sulla violenza di genere. "C'è stato un altro Aventino", ha aggiunto riferendosi all'abbandono dell'aula da parte delle minoranze. "Allora volevo domandare - ha detto ancora Bandecchi - vi devo portare le tende e i viveri? Se ci restate per i prossimi 12 anni questa è la democrazia che mi piace, ognuno può andare dove vuole". "Loro vanno all'Aventino - ha affermato il sindaco - e noi facciamo le cose da fare. Così potremo andare avanti molto bene. Alternativa popolare finalmente potrà conquistare l'Italia senza ipocrisia. Lo che voi tutti camminate a occhi bassi, avete tutto per bene, tutto a posto, però, cari signori, 'sto sindaco ve lo dovete prendere così. Speriamo nell'intervento del governo, dei pompieri, del prefetto... buttiamo fuori Bandecchi". 

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