Il corpo di Flavio Micelli è stato trovato in casa: a stabilire cosa sia successo saranno gli accertamenti e gli esami medico-legali
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Una macabra scoperta ha scosso un'intera comunità in provincia di Udine. Flavio Micelli, 66 anni, è stato trovato senza vita nella sua abitazione in località Tigo, nel comune di Resia, accanto al corpo c'erano quattro cani di grossa taglia che si stavano cibando dei suoi resti, probabilmente affamati dopo giorni di digiuno. Sulla dinamica, al momento, restano diversi punti da chiarire.
Le circostanze della morte non sono ancora state chiarite. Tra le ipotesi considerate dagli investigatori c'è anche quella di un possibile attacco da parte dei cani, considerati da chi conosceva l'uomo, "la sua famiglia". Non viene però esclusa un'altra possibilità: che l'uomo - malato da tempo - sia morto per cause naturali e che gli animali, abbiano infierito sul corpo solo in un secondo momento. A stabilire cosa sia successo saranno gli accertamenti e gli esami medico-legali.
Il 66enne lavorava come operaio per i carabinieri forestali di Tarvisio ed era ormai vicino alla pensione. Amava profondamente la montagna, la natura e i suoi cani, con i quali condivideva la quotidianità. Nonostante vivesse da solo, non era una persona isolata: in paese lo si incontrava spesso e a Resia era conosciuto.
La notizia della morte ha colpito duramente la comunità locale. La sindaca di Resia, Anna Micelli, ha espresso il cordoglio dell'intero paese, sottolineando quanto una perdita simile pesi in una realtà piccola e unita come quella della valle: "Siamo circa 900 persone in un territorio molto ampio, ma ci sentiamo una grande famiglia. Quando accade un lutto di questo tipo, il dolore è condiviso da tutti".
Vicini e amici assicurano: "I suoi amici a quattro zampe erano tranquilli". Nel frattempo, dei quattro cani rimasti senza padrone si è fatta carico l'azienda sanitaria, che ha provveduto alla loro gestione e messa in sicurezza.