FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Turismo, l'estate nera delle città d'arte: crollo del 55% dei visitatori stranieri

Secondo le stime dellʼAgenzia Nazionale del Turismo, a causa del coronavirus, nel 2020 i visitatori non italiani crolleranno del 55% aprendo un buco di 23 miliardi. A pagare il conto più salato è Venezia

venezia deserta coronavirus

Le città d'arte italiane hanno appena iniziato a vivere un'estate particolare, segnata dalla pandemia e dalle sue conseguenze. Una di queste è il crollo dei turisti stranieri. Secondo le stime dell'Agenzia Nazionale del Turismo, a causa del coronavirus, nel 2020 i visitatori non italiani crolleranno del 55% aprendo un buco di 23 miliardi. A pagare il conto più salato è Venezia, mentre Firenze ha già calcolato che perderà 900mila pernottamenti.

Come riporta La Repubblica, da Nord a Sud la situazione è la medesima. Nelle ultime settimane, le - poche - prenotazioni sono arrivate soprattutto dai Paesi europei più vicini, come Germania e Austria; prenotazioni che riguardano per lo più le spiagge del Nord-est. A Venezia "oggi è aperto il 70% degli alberghi con tasso d’occupazione sotto il 50% - spiega al quotidiano l'assessore al turismo Paola Mar -. Stiamo lavorando a una serie di eventi per l'autunno".

 

"Di richiesta dalla Cina e dagli Usa non c'è nemmeno l'ombra e molti hotel di lusso, specie nelle città d'arte e d'affari, hanno deciso di non riaprire perché non conviene", spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, a La Repubblica

 

Sempre secondo l'Enit, i voli dall'estero acquistati per venire in Italia fino al 19 luglio sono crollati del 91,4%. D'altra parte, Federalberghi prevede un calo dell'81% delle presenze straniere in hotel per il 2020. Numeri che fanno paura, considerando che il turismo rappresenta il 13% del pil italiano. E il 50,6% degli arrivi è costituito da ospiti internazionali. 

 

"In questo momento l’unica cosa che sta ripartendo è il turismo italiano - spiega Bocca -, ma solo su destinazioni come Liguria ed Emilia Romagna. La speranza è di recuperare un po' di arrivi da Germania, Francia e Gran Bretagna". "Se va bene gli hotel italiani chiuderanno con un -50%, se va male con -75%", conclude.

 

"Qualche segnale positivo c’è, come le 200mila prenotazioni dall'estero e i 300 milioni di persone che sul web esprimono la voglia di un viaggio in Italia", dice al quotidiano il presidente dell'Enit Giorgio Palmucci

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali