Motta di Livenza, schianto fatale dopo fuga dai carabinieri
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I rapporti tra l'uomo, un 43enne, e il giovane si sarebbero deteriorati negli ultimi tempi
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È stato trovato morto nella sua abitazione di Oderzo (Treviso) Zdravko Subotic, 43 anni, patrigno di Kevin Anghele, il ragazzo di 23 anni morto in un incidente stradale mentre stava scappando da un posto di blocco dei carabinieri. L'uomo, di Pordenone, si sarebbe tolto la vita. I rapporti tra il 43enne e il giovane si sarebbero deteriorati negli ultimi tempi, al punto da spingere Anghele a lasciare la casa in cui abitava con la madre e il patrigno per trasferirsi a Pordenone.
Sarebbe stata la compagna, la mamma di Anghele, a trovare il cadavere dell'uomo nella tarda serata di martedì nella casa di Oderzo, dove vivevano assieme. Sono in corso le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Treviso per ricostruire tutti i dettagli della vicenda.
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L'incidente in cui è morto Anghele, originario di Motta di Livenza (Treviso) e noto per alcuni precedenti di polizia collegati agli stupefacenti, era avvenuto martedì mattina proprio a Motta di Livenza. Il giovane, dopo aver ignorato il segnale dei militari a bordo strada, aveva accelerato violentemente, anche se la pattuglia non aveva iniziato alcun inseguimento ma aveva solo segnalato l'episodio ad altri colleghi.
L'alta velocità avrebbe provocato tuttavia la perdita di controllo del mezzo, che si è rovesciato più volte, impattando contro un albero a bordo strada e finendo completamente distrutto, in due tronconi, al centro della carreggiata. Anghele è deceduto prima dell'arrivo al pronto soccorso di Oderzo.