SOSTANZA VIETATA IN ITALIA

Pisa, transessuale muore dopo un'iniezione di "silicone illegale": aperta un'inchiesta

La denuncia è partita da un'attivista, che racconta: "Ha subito cominciato a perdere sangue e ad avere forti dolori". Acquisita la cartella clinica: "Un'infezione le avrebbe provocato un'insufficienza respiratoria"

23 Ago 2025 - 21:41
 © Dal Web

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"Mirella, trans brasiliana di 44 anni che abitava a Pisa, è morta dopo tante sofferenze, dopo un'iniezione di olio illegale" iniettato dai cosiddetti bombaderos. È la denuncia di Regina Satariano, presidente del Consultorio Transgenere di Torre del Lago (Lucca), che da anni lancia allarmi contro "questa piaga che ha lasciato un'altra povera vittima". Si tratta del cosiddetto silicone liquido industriale a scopo estetico, vietato in Italia dal 1993.

La denuncia social

 "Mirella si è subito sentita male dopo l'iniezione, che gli ha praticato la scorsa settimana una persona nota nel mondo delle bombaderos appositamente venuta da Roma", racconta Satariano. "Era il 14 agosto. Ha cominciato subito a perdere sangue e provare forti dolori, dopo giorni di agonia a casa, ma per paura di conseguenze ha preferito non recarsi in ospedale", continua. "Solo due giorni dopo, quando le condizioni sono peggiorate, si è fatta accompagnare da un'amica. È arrivata già in gravi condizioni a Cisanello, dove è stata ricoverata d'urgenza ed è morta il giorno successivo", lunedì 18 agosto, per le complicazioni legate all'iniezione. 

Le indagini

 Dopo la denuncia social di Satariano è scattata l'inchiesta, con la Squadra mobile pisana che ha già acquisito parzialmente la cartella clinica della paziente. Da essa, secondo quanto emerso, risulta un'infezione che le ha successivamente provocato un'insufficienza respiratoria risultata fatale. A quanto si è appreso, secondo i medici la sostanza illegale le avrebbe compromesso gravemente lo stato di salute, inducendola a ricoverarsi con un quadro clinico già serio. Gli agenti hanno già raccolto anche alcune testimonianze, non solo della stessa Satariano ma anche nell'ambiente abitualmente frequentato da Mirella: l'obiettivo è acquisire informazioni dettagliate sulle frequentazioni della vittima, nel tentativo di individuare la persona che le ha iniettato la sostanza illegale. Ulteriori risposte sono attese dall'autopsia.

Perché si usa il silicone liquido industriale

 Alcune transessuali decidono di ricorrere a questa pratica illegale perché più a buon mercato, e talvolta più accessibile, rispetto a costosi interventi e trattamenti estetici in clinica. "Da anni mi batto per far conoscere alle trans e non solo i rischi di farsi iniettare questo olio", dice Satariano. Che sottolinea: "Non chiamiamolo silicone, è un veleno". "Già un'altra ragazza era morta a Modena e speravo non si ripetesse più. Il fatto accaduto a Mirella non può passare inosservato. Chiediamo alle autorità competenti di fare luce su quanto avvenuto. Perché l'omertà diventa complicità. Nel caso si arrivasse a un processo, l'associazione Consultorio Transgenere si costituirà parte civile. Chiediamo giustizia per Mirella e non vogliamo che quanto le è successo si ripeta ancora", conclude Satariano.

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