Nel Novarese

Tragedia nel Lago d’Orta: 18enne muore annegato dopo un malore improvviso

Il giovane, di origine nigeriana e residente a Novara, si è sentito male mentre nuotava nelle acque del lago a Pettenasco. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dell’elisoccorso

02 Ago 2025 - 20:37
 © Ente del Turismo

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Una giornata d'estate si è trasformata in tragedia sul Lago d'Orta, dove un ragazzo di 18 anni ha perso la vita dopo essersi sentito male mentre era in acqua. Il dramma si è consumato a Pettenasco, piccolo comune in provincia di Novara, nella zona del Cusio. Il giovane - di origine nigeriana e residente a Novara - si era tuffato in acqua quando è stato colto da un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo. L'allarme è scattato immediatamente grazie all'intervento di altri bagnanti presenti sul posto. Sul luogo sono giunti con urgenza i soccorritori del 118 a bordo di un elisoccorso. Nonostante i tentativi di rianimazione messi in atto dal personale sanitario, non è stato possibile salvargli la vita. Il decesso è stato constatato sul posto. L'intervento ha visto coinvolti anche i vigili del fuoco del distaccamento di Borgomanero e i carabinieri della stazione di Orta San Giulio, che hanno avviato gli accertamenti del caso per chiarire le circostanze esatte dell'episodio.

Il malore in acqua e l'intervento dei soccorsi

 L'incidente è avvenuto intorno alle 18, in un tratto del Lago d'Orta molto frequentato nei mesi estivi. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane si trovava in compagnia di amici e altri bagnanti quando, durante una normale nuotata, avrebbe manifestato i primi segnali di malessere. Alcuni presenti hanno notato che il ragazzo non riusciva più a stare a galla e hanno immediatamente lanciato l'allarme. L'intervento dell'elisoccorso, decollato dalla base di Borgosesia, è stato tempestivo. I sanitari sono stati calati con il verricello direttamente sulla riva per prestare le prime cure. Tuttavia, le condizioni del giovane erano già critiche: nonostante le manovre di rianimazione cardiopolmonare siano proseguite per diversi minuti, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.

Nel frattempo, i vigili del fuoco si sono occupati della messa in sicurezza dell'area, mentre i carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti. Secondo quanto appreso, non ci sarebbero elementi che indichino responsabilità di terzi. La salma è stata poi affidata alle autorità competenti per i successivi accertamenti medico-legali

Chi era la vittima: giovane residente a Novara

 Il ragazzo deceduto era originario della Nigeria, ma da tempo residente a Novara insieme alla sua famiglia. Frequentava istituti scolastici locali e, secondo quanto riportato da chi lo conosceva, era ben integrato nella comunità cittadina. Le autorità, per motivi di riservatezza, non hanno ancora diffuso pubblicamente le sue generalità complete. L'episodio ha scosso profondamente i residenti di Pettenasco e l'intera comunità novarese, dove il giovane era conosciuto in ambito scolastico e sportivo. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social nelle ore successive alla tragedia. In attesa di accertamenti ufficiali, gli inquirenti non escludono che il malore possa essere stato causato da un problema cardiaco o da un colpo di calore, anche se sarà l'autopsia a chiarire le cause effettive del decesso.

Pettenasco e il Lago d'Orta: una zona già teatro di episodi simili

 Non è la prima volta che il Lago d'Orta si trova al centro della cronaca per incidenti in acqua. In passato, soprattutto nei mesi estivi, si sono verificati episodi analoghi, dovuti spesso a malori improvvisi, a scarsa preparazione natatoria o a comportamenti rischiosi da parte dei bagnanti. La zona di Pettenasco, in particolare, è tra le più frequentate dai residenti e dai turisti del Novarese. Tuttavia, la presenza di correnti fredde e l'assenza di vigilanza costante in alcune aree rendono il lago potenzialmente pericoloso. Già nel 2023 il Comune aveva avviato campagne informative sul comportamento da tenere durante la balneazione, ma – come dimostra il caso di ieri – la prevenzione non sempre basta. Anche nel giugno scorso, sempre a Pettenasco, il sindaco aveva disposto la chiusura notturna della spiaggia di Bagnera a causa di comportamenti incivili e pericolosi da parte di gruppi giovanili. Il provvedimento mirava a ridurre i rischi nelle ore più critiche.

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