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Grosseto, multati mentre portano la figlia in ospedale a un controllo post-trapianto: annullata la sanzione

Padre e madre erano stati bloccati dalla polizia stradale lungo lʼAurelia: per loro era scattata una sanzione di 533 euro per aver contravvenuto alle disposizioni per lʼemergenza coronavirus

coronavirus, bergamo, controlli

Sarà annullata la multa di 533 euro fatta da una pattuglia della polizia stradale venerdì a un uomo di Grosseto fermato mentre portava la figlia di 8 anni in ospedale a Pisa. La piccola si sarebbe dovuta sottoporre a una visita di controllo, dopo aver subito un trapianto di midollo perché colpita da leucemia mieloide. L'uomo ha spiegato di essere stato contattato dalla polizia stradale da Firenze, che "ci ha fatto le scuse" e da un funzionario di Piombino, per annunciargli "che la sanzione verrà annullata in deroga".

Tutto è successo venerdì mattina. In auto con padre e bimba c'erano anche la mamma e l'altro figlio di 12 anni. E' stata proprio la presenza di tutta la famiglia a far scattare la multa. "Ho cercato di spiegare la situazione alle forze di polizia - ha denunciato l'uomo in un video su Facebook -: mia moglie è neopatentata, non si sente di guidare sino a Pisa, e la bambina è sempre andata in reparto con lei, si sente più sicura ad averla accanto quando fa i controlli. Quanto a mio figlio, ha 12 anni, è minorenne e non ci sentiamo di lasciarlo in casa da solo per tutte quelle ore". Motivazioni che non sono bastate ai due agenti, che hanno comminato la multa.

 

Il legale della famiglia, Simone Falconi, ha confermato di aver ricevuto una mail che comunica l'annullamento della sanzione. Per il padre, gli agenti "avevano interpretato male la legge: ogni due settimane dobbiamo andare a Pisa per controlli e la bimba vuole la madre". Molti gli attestati di solidarietà ricevuti dalla famiglia dopo che la notizia si è diffusa. "Il più profondo rammarico, per l'increscioso episodio, nella speranza che questo errore non faccia venir meno la fiducia nel nostro operato" è stato espresso dal dirigente del compartimento polizia stradale della Toscana alla famiglia.

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