Trovati dalle autorità durante lo sgombero di un cascinale a causa dell'alluvione del mese scorso erano in pessime condizioni igieniche e non hanno nemmeno i nomi registrati
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A sei e nove anni non risultano registrati all'Anagrafe, non saprebbero né leggere né scrivere, quasi non parlano, e sarebbero stati trovati dai carabinieri, nel corso dello sgombero di un cascinale a Lauriano Po (Torino) a causa dell'ultima alluvione, con addosso i pannolini, in un contesto igienico-sanitarie pessimo. I genitori, due olandesi di 54 e 38 anni, si sarebbero giustificati affermando che i figli fossero arrivati lì solo da due settimane. Ma il padre, un artista che lavora il metallo, e parrebbe ossessionato dai virus come riferiscono i media locali, risulterebbe residente nel paese piemontese da almeno tre anni. La vicenda di questi "fratellini fantasma" ha scosso l'intera comunità, sindaco in testa.
La madre, 38 anni, stando a La Repubblica, risulterebbe senza fissa dimora. Insieme al marito, sosteneva che i figli, ora in due comunità in attesa di un possibile inserimento in una famiglia affidataria, come scrive Quotidiano Piemontese, seguissero un percorso di istruzione parentale. Ma i due bimbi, senza documenti, per lo Stato italiano non esistevano.
Il padre, scrive sempre La Repubblica, parrebbe fosse ossessionato dai virus. Così dallo scoppio della pandemia di Covid nel 2020 i due bambini non sarebbero più andati a scuola, e sarebbero rimasti chiusi in casa. La procura dei minori ha attivato la procedura di adottabilità, tuttora in corso. Di conseguenza, i due olandesi hanno perso la responsabilità genitoriale.
"E' una vicenda molto delicata - ha commentato il sindaco di Lauriano Mara Bacolla a La Repubblica -. L'aspetto che ora più ci preoccupa è che questi bambini possano trovare un equilibrio".