"Potrebbe essere stata strangolata o potrebbe esserle stato messo qualcosa in bocca" ha detto il medico legale Marina D'Aniello
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"Asfissia meccanica esterna". Queste le cause della morte di Tina Sgarbini, uccisa all'interno del suo appartamento, al primo piano di uno stabile di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno. A confermalo, il medico legale Marina D'Aniello che ha eseguito un primo esame esterno del cadavere. "Al momento posso solo confermare - ha detto - che il decesso è avvenuto per asfissia meccanica esterna. Potrebbe essere stata strangolata o potrebbe esserle stato messo qualcosa in bocca, ma siamo nel campo delle ipotesi. Le certezze le avremo dopo l'autopsia".
"Abbiamo effettuato un primo esame del corpo e dello stato dei luoghi, insieme ai carabinieri che hanno effettuato i rilievi", ha detto la dottoressa D'Aniello. L'autorità giudiziaria affiderà ora l'incarico per l'autopsia, che si svolgerà nei prossimi giorni. Solo in quella sede potremmo effettuare alcuni esami che sono irripetibili e che non avremmo potuto eseguire ieri sul posto. Solo dopo l'autopsia - ha concluso - potremo sapere con certezza come la vittima sia morta".