ATTO DOVUTO IN ATTESA DELL'AUTOPSIA

Anziana trovata sepolta ad Arrone (Terni), la pensione "veniva ancora erogata" | Genero indagato per soppressione di cadavere

Gli accertamenti medico-legali dovranno stabilire cause e tempi della morte, che risalirebbe a mesi fa

21 Ago 2025 - 14:19

La procura di Terni indaga nell'ambito dei rapporti familiari per ricostruire quanto accaduto ad Arrone, dove il cadavere di una donna anziana è stato trovato sepolto accanto a una casa in periferia dove viveva con la figlia e il genero. In vista degli accertamenti medico-legali sui resti, il marito della figlia è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di soppressione di cadavere. Un reato tecnicamente diverso dall'occultamento ipotizzato nel fascicolo aperto inizialmente a carico di ignoti. L'iscrizione sarebbe una sorta di atto dovuto in vista degli accertamenti, che dovranno stabilire cause e tempi della morte. In base ai primi rilievi, il decesso risalirebbe a diversi mesi fa, forse anche un anno

Il ritrovamento e l'autopsia

 L'indagine è partita inizialmente come ricerca di una persona. La figlia della donna, che si trovava da un paio di giorni in Campania, ha dato l'allarme per la scomparsa della madre. I carabinieri di Arrone si sono quindi recati presso l'abitazione dove viveva anche l'indagato. Sarebbe stato lui, secondo quanto emerso, a indicare ai militari che la suocera era sepolta nel terreno adiacente allo stabile, vicino a un muro di contenimento.

Le indagini

 La famiglia è originaria dell'Irpinia ed è giunta ad Arrone, in provincia di Terni, da qualche tempo. Gli investigatori stanno ora ricostruendo tutti i legami che la donna aveva e quali fossero i rapporti all'interno del nucleo: i carabinieri stanno sentendo diverse persone tra familiari, vicini e altri che la conoscevano. Sembra che l'anziana, di circa 70 anni, avesse anche altri figli che non vivevano con lei. 

La pensione

 Tra le questioni al vaglio dei carabinieri e della Procura di Terni c'è anche quella legato al denaro: la pensione della donna, infatti, veniva regolarmente erogata nonostante la titolare fosse morta. Le indagini dei carabinieri puntano ora a stabilire se il denaro sia stato utilizzato ed eventualmente da chi.

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