IL CASO DI LATINA

Studente suicida, la paura dei compagni di scuola: "Vengono a prenderci a casa?"

Regna preoccupazione tra gli alunni dell'istituto frequentato da Paolo. Il sindaco: "Sono spaventati, gli scuolabus sono vuoti". Altre famiglie raccontano vessazioni subite dai loro figli da parte dei bulli

18 Set 2025 - 08:20
 © Ansa

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"Che fanno adesso? Vengono a prenderci a casa?". C'è preoccupazione tra i compagni di scuola di Paolo, lo studente suicida a Latina perché, come raccontato dal fratello, "era vittima di bullismo". Gli scuolabus, pieni fino a pochi giorni fa, ora sono quasi vuoti: i genitori vengono a prendere i loro figli direttamente in auto, per evitare incontri. "Sono sconvolti, stanno affrontando una cosa molto più grande di loro", raccontano. Nel frattempo, emergono anche altre testimonianze di famiglie di studenti che denunciano vessazioni da parte dei bulli negli anni passati, ma questi gesti - spiegano - sarebbero stati "sottovalutati".

Il sindaco: "Tutti si sentono additati"

 Sono il Corriere della Sera e Il Messaggero a riportare lo stato di preoccupazione che regna tra gli alunni della scuola. "Tutti si sentono additati", ha detto Franco Taddeo, il sindaco di San Cosma e Damiano, il paese dove Paolo andava a scuola. "Si sono visti accerchiati e sono spaventati. È stato un grande shock per il paese. E penso che anche la scuola subirà un contraccolpo. Era un istituto in crescita, con 150 ragazzi tutti da fuori, e solo una ventina di Santi Cosma e Damiano. Adesso non so cosa accadrà", ha aggiunto. "Con i mezzi pubblici non viaggia quasi nessuno, proprio per evitare incontri. Sono spaventati e mi chiedo: se hanno così paura, sono questi i bulli?", ha concluso il sindaco.

Ai funerali "alcuni ridevano"

 La madre di Paolo, al Messaggero, ha spiegato che "c'era solamente un ragazzo" con cui lo studente suicida "andava d'accordo, perché era educato proprio come lui. Quando mio figlio si assentava per malattia, l'unico che gli dava i compiti era lui, l'unico che interveniva per difenderlo". Questo ragazzo, spiega il Corriere della Sera, era presente al funerale di Paolo, e sarebbe stato l'unico ad avvicinarsi alla famiglia della vittima e ad abbracciarli. "Mi dispiace tanto", ha detto piangendo e porgendo loro le condoglianze.

Con lui, ai funerali, ci sarebbero stati anche altri giovani, che però "ridevano, sembrava fossero a una festa", raccontano i presenti al Messaggero. Gina Antonetti, preside dell'istituto frequentato da Paolo, ha puntualizzato: "I ragazzi della classe c'erano tutti, come c'eravamo noi del corpo docente, compresi i professori dell'anno scorso che non sono più in servizio da noi".

Le altre testimonianze: "Anche mio figlio è stato preso di mira dai bulli"

 Emergono intanto altre testimonianze di atti di bullismo che sarebbero avvenuti nell'istituto frequentato da Paolo. "Anche mio figlio è stato preso di mira da un gruppo di bulli, tutti sapevano", ha detto al Messaggero il papà di uno studente con disabilità. "Sono dovuto intervenire più volte finché un giorno ho minacciato la scuola, dicendo che se non avesse fatto nulla mi sarei presentato con i carabinieri". Solo a quel punto, sostiene, la situazione è cambiata: "Hanno convocato i genitori di questi ragazzi e gli episodi non si sono più ripetuti". 

Testimonianza simile da parte di una ragazza, che ha raccontato le vessazioni che il fratello avrebbe subito nello stesso istituto di Paolo. "Mio fratello veniva continuamente preso in giro, tanto che alla fine ha dovuto cambiare scuola. Sono passati diversi anni, la dirigenza è cambiata, ma l'approccio sembra essere lo stesso", ha spiegato. "Sottovalutano quanto questi gesti possano pesare su persone sensibili. I professori credono forse che i ragazzi debbano vedersela da soli", ha concluso.

A scuola arriva lo psicologo

 Il Comune di Santi Cosma e Damiano ha finanziato uno psicologo che aiuti i ragazzi a superare questo periodo. Gli insegnanti, al contempo, hanno organizzato incontri con gli alunni per parlare di quanto accaduto a Paolo. Sabato 20 settembre è anche prevista una fiaccolata in ricordo di Paolo.

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