in provincia di Napoli

Passa nel traffico facendo suonare una finta sirena ma sorpassa pure i carabinieri, fermato ubriaco al volante

Un 34enne denunciato per guida in stato d'ebrezza dopo aver fatto partire l'allarme dallo stereo della sua automobile

03 Ago 2025 - 13:11
 © Carabinieri

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In tanti hanno provato a farlo in diversi videogiochi dove, a onor del vero, si compivano azioni addirittura meno edificanti: suonare la sirena della polizia per farsi largo sulle strade trafficate di città virtuali era un modo facile e veloce per arrivare dal punto A al punto B. Nessuno tuttavia ha mai seriamente pensato di usare questa tattica come antidoto al traffico nella vita quotidiana. O meglio, quasi nessuno. C'è chi, come il trentaquattrenne fermato a Giugliano in Campania in provincia di Napoli, ha deciso con un gruppo di amici di prendersi il rischio pur di arrivare a casa prima. Non gli è andata benissimo, ovviamente, anche perché tra le vetture furbescamente superate c'era anche una volante dei Carabinieri, che ovviamente non gliel'hanno fatta passare liscia. 

La bravata

  L'uomo stava tornando da una serata con altri quattro amici, dopo aver alzato anche abbastanza il gomito, quando si è trovato imbottigliato nel traffico. A quel punto ecco la trovata per risolvere il problema e migliorare quantomeno la sua viabilità: il trentaquattrenne collega il proprio telefono allo stereo dell'auto e inizia a riprodurre il suono della sirena della polizia, facendosi così spazio tra le vetture rimaste ferme. Una furbata palesemente illegale ma che funziona, almeno finché dalla fila delle auto sorpassate a sostenuta velocità non appare anche una gazzella dei Carabinieri, quelli veri. Le Forze dell'Ordine si lanciano quindi in un inseguimento che termina in breve col fermo della macchina degli autori della bravata e con la rapida scoperta dello stratagemma. Al guidatore è toccato poi anche l'alcoltest, che ha rilevato il suo stato di alterazione e ha portato a una inevitabile denuncia per guida in stato di ebrezza.

Cosa dice la legge in casi simili

 Forse non esistono le auto con "l’allarme collegato alla sirena", cui si accennava nel doppiaggio italiano dei Blues Brothers ma comunque mai come ora è possibile mettere in atto certe bravate. Su internet, ad un prezzo tutto sommato contenuto, si possono acquistare addirittura delle repliche più o meno attendibili di sirene lampeggianti ma, come ci insegna la storia di Giuliano, usarle rappresenta un atto legalmente perseguibile. All'interno della sentenza 6784/15 la Cassazione lo metteva per iscritto a chiare lettere già nel 2015, nell'ambito della valutazione di un caso simile: "La detenzione di un lampeggiante del tipo di quello in uso anche alle forze di polizia collocato sul tetto di vettura privata è reato". Nell'occasione si faceva riferimento nello specifico all'articolo 497 ter del codice penale che "punisce la mera detenzione di oggetti che simulano la funzione dei corpi di polizia", e all'art. 177, comma 4 del codice stradale che "sanziona l'abuso nell'utilizzo dei dispositivi nella circolazione stradale". Insomma, le leggi ci sono e non è il caso di infrangerle per fretta o peggio per goliardia.

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