IL RACCONTO

Siti sessisti, la testimonianza di Monica Bertini: "Non sono impaurita, sono arrabbiata"

"Bisogna essere unite per fare quanto più rumore possibile per arrivare a questi uomini" è l'appello della giornalista, ospite a "Dentro la notizia"

02 Set 2025 - 20:05
 © Da video

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Mentre continuano a emergere nuovi sviluppi nella vicenda che vedrebbe implicati diversi siti e forum con foto sessualizzate di donne, tra cui politiche, influencer e attrici, Monica Bertini condivide la sua testimonianza a "Dentro la notizia". Ospite nella nuova trasmissione di Gianluigi Nuzzi, la giornalista ripercorre la vicenda, invitando dunque le altre donne coinvolte a non avere vergogna, bensì a "unirsi per fare quanto più rumore possibile" e arrivare così a chi si nasconde dietro tutto ciò.

"Tutto è nato un anno fa. Sui social e sui siti c'erano tantissimi fotomontaggi, io in manette o con un occhio nero, che ovviamente portavano a dei link. Ho denunciato subito alla polizia postale -, racconta Monica Bertini, ospite a "Dentro la notizia" durante la puntata di martedì 2 settembre -. Poi, forse per coincidenza, è diventato tutto più aggressivo: i fotomontaggi sono diventati pornografici. Prendevano le mie foto o utilizzavano l'intelligenza artificiale e mettevano il mio volto su corpi in atteggiamenti assolutamente espliciti. Ho fatto un'ulteriore denuncia e mi sono affidata a un pool di avvocati bravissimi e che ringrazio, perché da quei fotomontaggi sono arrivati a quel famoso sito. E lì è stato scoperto il putiferio, perché le mie immagini risalivano addirittura al 2019 con tantissime pagine di commenti".

"Potevano essere foto prese anche dai miei social network e non ci sarebbero nulla di male. Quello che fa male è leggere un certo tipo di commenti, di esternazioni e di fantasie assolutamente deplorevoli", precisa la giornalista e conduttrice di Pressing.

"Io non sono impaurita, io sono molto arrabbiata", commenta Monica Bertini, la quale non ci sta a passare da vittima "per non dare la soddisfazione a queste persone che mi abbiano fatto qualcosa".
E aggiunge: "La mia priorità è avere la consapevolezza che non tutte le donne possono prenderla come l'ho presa io, possono avere la mia forza per dire Adesso ve la facciamo pagare. Non ci devono essere pudore e vergogna in questo contesto, ma bisogna essere unite per fare quanto più rumore possibile per arrivare a questi uomini, che secondo me non hanno neanche capito la gravità di quello che hanno fatto".

Monica Bertini, l'invito sui social a denunciare

 Anche attraverso il suo profilo Instagram, Monica Bertini si è recentemente schierata contro i siti sessisti e aveva condiviso un lungo messaggio volto a essere "un grido di giustizia e un invito a schierarsi contro la violenza online di qualsiasi genere, che siano donne, uomini, bambini, omosessuali, animali ecc...".
"La mia dignità non era, non è e non sarà mai in vendita su una piattaforma, un sito o un forum. E sappi che non lo è neppure la tua. Se anche tu ti sei trovata in una situazione simile e disgustosa come la mia e di tante altre donne non esitare a denunciare", era l'inizio del post pubblicato sui social.
"Io ho denunciato perché il silenzio non è un'opzione e la vergogna non deve essere la tua/la nostra, bensì di chi la commette e la alimenta.
Un abisso di volgarità che non ha nulla a che vedere con la libertà di espressione perché non si tratta solo di foto, ma di pagine di commenti che disumanizzano donne trattate come oggetti.

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