Il testo diventa ora un riferimento per la Chiesa italiana

Il Sinodo: "La Cei appoggi le giornate contro l'omofobia"

Nel documento finale si sottolinea anche la necessità di "un maggiore spazio alle donne"

25 Ott 2025 - 21:40
 © -afp

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Sostenere con la preghiera e la riflessione le "Giornate" promosse per contrastare ogni forma di violenza come l'omofobia, la pedofilia, il bullismo, il femminicidio e la transfobia. È una delle richieste alla Cei dalla Terza assemblea sinodale che, nel suo documento finale approvato a larghissima maggioranza, rintraccia anche la necessità di un "maggiore spazio alle donne".

È il risultato di un processo iniziato per volere di papa Francesco e conclusosi quando il pontificato di Leone ha superato i suoi primi sei mesi di vita. Il testo diventa ora riferimento per orientamenti e delibere della Chiesa italiana. Giovani, laici, questione degli abusi, iniziative per la pace e per la promozione del disarmo, rinnovamento dello stile ecclesiale e missionario. Tanti sono i temi confluiti nel documento che ha ricevuto, nel complesso, 781 sì su 809 votanti. Il titolo è "Lievito di pace e di speranza".

Le proposte approvate

 Frutto del lavoro di vescovi, delegati delle diocesi e invitati, il testo è stato abbondantemente emendato nel corso della seconda Assemblea sinodale, attraverso un rinnovato lavoro della Presidenza, del Comitato del Cammino sinodale, del Consiglio permanente, degli Organismi della Cei e delle Regioni ecclesiastiche. Scorrendo le oltre 70 pagine del documento balza agli occhi l'apertura significativa verso il mondo Lgbtq+. Tra le proposte approvate: "Che le Chiese locali, superando l'atteggiamento discriminatorio a volte diffuso negli ambienti ecclesiali e nella società, si impegnino a promuovere il riconoscimento e l'accompagnamento delle persone omoaffettive e transgender, così come dei loro genitori; che la Cei sostenga con la preghiera e la riflessione le 'Giornate' promosse dalla società civile per contrastare ogni forma di violenza e manifestare prossimità verso chi è ferito e discriminato (Giornate contro la violenza e discriminazione di genere, la pedofilia, il bullismo, il femminicidio, l'omofobia e transfobia, etc.)".

Maggior spazio per le donne

  Il ruolo delle donne è l'altro ambito che caratterizza maggiormente il documento. Tuttavia, il singolo paragrafo relativo alla promozione del diaconato delle donne è quello che ha ricevuto meno voti favorevoli. Il paragrafo recita così: "Che la Cei sostenga e promuova progetti di ricerca di Facoltà teologiche e associazioni teologiche per offrire un contributo all'approfondimento delle questioni relative al diaconato delle donne avviato dalla Santa Sede". I voti favorevoli sono stati 625, 188 quelli contrari. Non altissimo il consenso nemmeno sulla proposta circa l'ascolto delle persone ferite o escluse che ha raccolto 672 voti favorevoli su 826 (81,35%), con 154 contrari.

"Una volta che oggi questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto - ha commentato il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi -, è ora compito dei pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità.

La prossima Assemblea Generale della Cei avrà proprio la discussione su questo documento come tema portante". "Davvero - aggiunge - possiamo dire che la logica del 'si è sempre fatto così' non ha avuto la meglio". 

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