A "È Sempre Cartabianca"

Sigfrido Ranucci: "Non ho mai pensato che dietro l'attentato che ho subito il 16 ottobre ci fosse una mano politica"

A "È Sempre Cartabianca" il giornalista racconta l'incontro avuto in Commissione Antimafia: "Ho detto delle cose importanti che meritavano il segreto"

05 Nov 2025 - 10:41
 © Da video

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Ospite a "È sempre Cartabianca", il conduttore di Report Sigfrido Ranucci parla del grande clamore per l'attentato subito il 16 ottobre a Torvaianica, quando l'auto del giornalista e quella della figlia sono state distrutte e avvolte dalle fiamme nella notte a causa di una bomba. A poche ore di distanza dall'audizione in Commissione Antimafia Ranucci riporta alcune delle domande poste da Roberto Scarpinato, senatore del M5s, sul caso Moro, sul caso Mattarella e le piste sull'eventuale partecipazione di soggetti esterni alle stragi del biennio 1992-93: "Ho chiesto di secretare la mia risposta perché si tratta di vicende particolari e premetto che non sono stato spiato o pedinato dal sottosegretario Fazzolari" dice.

"È una vicenda delicata che nasce quando noi di Report facciamo l'inchiesta sul padre della Premier Meloni, con il quale ricordo lei non aveva alcun rapporto da anni, e raccontiamo che lui aveva iniziato a trasportare droga per il clan Senese. Quell'inchiesta suscitò grande preoccupazione all'interno della presidenza del consiglio - prosegue Ranucci - da quelle che poi sono state le mie informazioni si è cercato di capire chi fosse stata la nostra fonte. Ora non so se sono stato seguito materialmente ma so che è stato attivato un meccanismo per cercare di capire chi fosse il nostro informatore. Si temeva fosse qualcuno dei servizi segreti ma questo non è accaduto per fortuna. Questa è una vicenda che non ho mai raccontato per due anni a nessuno ma è normale che se in una sede istituzionale mi viene fatta una domanda io rispondo" continua il giornalista.

"I dettagli sono stati secretati giustamente, ho detto delle cose importanti che meritavano il segreto. A scanso di equivoci voglio sottolineare che io non ho mai pensato che dietro i fatti del 16 ottobre ci fosse una mano politica, tantomeno qualcuno del Governo" ha concluso Sigfrido Ranucci.