Femminicidio Marisa Leo, il sindaco di Marsala: "Il murale a lei dedicato rimosso per equivoco"
La verità di quanto accaduto è stata resa nota dopo la denuncia presentata dallo stesso artista, Fabio Ingrassia, per la cancellazione della sua opera
Il murale a Marsala dedicato al femminicidio di Marisa Leo è stato cancellato "per un equivoco".
E' stato il sindaco della cittadina del Trapanese ha rivelare quanto accaduto all'opera, che era stata rappresentata su una parete interna all'arco di Porta Garibaldi e che raffigurava la donna uccisa lo scorso 6 settembre dall'ex compagno Angelo Reina, che poi si era suicidato. Della sua rimozione aveva fatto denuncia lo stesso artista Fabio Ingrassia il 29 ottobre. "E' stato rimosso a causa di un equivoco creatosi all'interno degli uffici comunali", ha affermato il primo cittadino Massimo Grillo. "L'artista Fabio Ingrassia ne realizzerà un altro", la promessa.
Femminicidio di Marisa Leo, a Marsala cancellato il murale dedicato alla donna
Il murale realizzato dall'artista Fabio Ingrassia su una delle pareti interne dell'arco di Porta Garibaldi, a Marsala, raffigurante Marisa Leo, uccisa lo scorso 6 settembre dall'ex compagno Angelo Reina, che poi si è suicidato, è stato eliminato da ignoti. A darne notizia, con un post sul suo profilo Facebook, è stato lo stesso artista, che l'aveva realizzato due giorni dopo l'omicidio avvenuto nelle campagne tra Marsala e Mazara del Vallo.
"Marisa non c'è più! Il mio dipinto diventato per tutti un simbolo contro le violenze è stato eliminato in questi giorni. Non sono deluso perché hanno distrutto una mia opera, che con tanto lavoro e amore avevo realizzato. Sono deluso perché, anche se spero sia stato qualche ragazzino ignorante, chi lo ha fatto non ha neanche minimamente pensato a cosa poteva rappresentare per gli altri quella figura, il sacrificio di una donna che ha pagato con il caro prezzo della vita. L'arte comunica e sensibilizza, almeno questo è il suo scopo, almeno questo è il mio. Oggi abbiamo fallito tutti, oggi ho fallito anche io", ha scritto Ingrassia.
Il murale era stato realizzato con materiale adesivo biodegradabile. Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, appresa la notizia, ha invitato l'artista a replicare in modo permanente l'opera in una sala del Museo del Vino di palazzo Fici, che l'amministrazione intende intitolare a dicembre alla donna uccisa, e Ingrassia ha accettato.
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Femminicidio Marisa Leo: la verità sul murale rimosso a Marsala
A pochi giorni dalla rimozione del murale, il sindaco Grillo ha spiegato: "Domenica scorsa tutti noi ci siamo svegliati addolorati, indignati e inquieti nel vedere l'opera in memoria di Marisa Leo svanita dal luogo della sua collocazione. A seguito della richiesta di numerosi cittadini, ho ritenuto di effettuare una verifica che ha permesso di ricostruire i fatti che hanno portato alla sua rimozione. L'opera non era stata realizzata direttamente sulla parete, ma su un supporto adesivo, poi posto sulla parete dall'artista (Fabio Ingrassia, ndr)".
"Con mio grande dispiacere, - ha aggiunto il sindaco, - è emerso che l'opera è stata rimossa a causa di un equivoco creatosi all'interno degli uffici comunali. In occasione di un dialogo con alcuni dipendenti comunali erano state ipotizzate varie possibili soluzioni per far fronte alla suddetta criticità. Si era condiviso che la soluzione più valida era invitare l'artista a spostare egli stesso l'opera in un altro sito così da ripristinare l'integrità dei luoghi di interesse storico dove era stata posta. Avevo in animo, dunque, di prendere contatti a breve con Fabio Ingrassia per concordare tempi e modi del suo intervento. Purtroppo, però, un dipendente comunale presente a quell'incontro ha inteso che l'opera andava rimossa subito ed ha così dato istruzioni all'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti di procedere alla rimozione. Questi i fatti".
"Sono dispiaciutissimo, - ha concluso il primo cittadino di Marsala. - Mi assumo la responsabilità dell'accaduto e formulo le mie più sentite e sincere scuse alla famiglia di Marisa Leo e a Fabio Ingrassia. Rimane fermo l'invito all'artista e che questi ha accolto: Ingrassia realizzerà nuovamente l'opera in un luogo che a breve condivideremo anche insieme alla famiglia di Marisa Leo".
Femminicidio di Marisa Leo, a Marsala cancellato il murale dedicato alla donna
Il murale realizzato dall'artista Fabio Ingrassia su una delle pareti interne dell'arco di Porta Garibaldi, a Marsala, raffigurante Marisa Leo, uccisa lo scorso 6 settembre dall'ex compagno Angelo Reina, che poi si è suicidato, è stato eliminato da ignoti. A darne notizia, con un post sul suo profilo Facebook, è stato lo stesso artista, che l'aveva realizzato due giorni dopo l'omicidio avvenuto nelle campagne tra Marsala e Mazara del Vallo.
"Marisa non c'è più! Il mio dipinto diventato per tutti un simbolo contro le violenze è stato eliminato in questi giorni. Non sono deluso perché hanno distrutto una mia opera, che con tanto lavoro e amore avevo realizzato. Sono deluso perché, anche se spero sia stato qualche ragazzino ignorante, chi lo ha fatto non ha neanche minimamente pensato a cosa poteva rappresentare per gli altri quella figura, il sacrificio di una donna che ha pagato con il caro prezzo della vita. L'arte comunica e sensibilizza, almeno questo è il suo scopo, almeno questo è il mio. Oggi abbiamo fallito tutti, oggi ho fallito anche io", ha scritto Ingrassia.
Il murale era stato realizzato con materiale adesivo biodegradabile. Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, appresa la notizia, ha invitato l'artista a replicare in modo permanente l'opera in una sala del Museo del Vino di palazzo Fici, che l'amministrazione intende intitolare a dicembre alla donna uccisa, e Ingrassia ha accettato.
Leggi Tutto Leggi MenoDomenica 5 novembre, il sindaco Grillo aveva invitato l'artista a replicare l'opera in una sala dedicata a Marisa Leo nel Museo del Vino che in dicembre verrà inaugurato nel settecentesco Palazzo Fici.
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