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Marisa Leo, il delitto preparato da tempo | L'ex aveva assunto un investigatore

La 39enne è stata attirata in trappola. Il fratello della vittima: "Era felice di riabbracciare sua figlia, l'ha uccisa"

Un omicidio premeditato e preparato da tempo quello di Marisa Leo, la mamma uccisa in provincia di Trapani dall'ex compagno, che le ha sparato con una carabina calibro 22.

L'uomo, Angelo Reina, si è poi suicidato. Dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Trapani, pare che avesse noleggiato un'auto e assunto un investigatore privato. A bordo della macchina i poliziotti hanno trovato altri proiettili della stessa arma utilizzata per uccidere.

 

 

La faceva pedinare

 Secondo quanto riporta il quotidiano La Repubblica, è stato lo stesso titolare dell'agenzia di noleggio a presentarsi davanti gli investigatori. Questi ultimi hanno anche accertato che Reina aveva fatto pedinare l'ex compagna da un investigatore privato. Anche quest'uomo si è presentato spontaneamente in questura a Trapani.

 

La figlia non sa nulla

 Marisa Leo aveva una bambina di quattro anni, che in questo momento si trova a Salemi, a casa di uno zio. Ancora non conosce la verità. "Alla piccola ho detto che la mamma è fuori per lavoro", ha raccontato il fratello di Marisa Leo, "una bugia, non vedrà mai più mia sorella". Mauro, che è un consulente del lavoro, ha aggiunto: "Mi considero già padre e madre della mia nipotina. Non ho trovato le parole per dirle cosa è successo. E' stato già faticoso trovarle per i miei genitori. Mia madre ha 68 anni, mio padre ne ha 80. Entrambi hanno il cuore a pezzi, sono incapaci di reagire, inebetiti dalla violenza che si è abbattuta su di noi".
   

 

Il delitto a Marsala

 Il sindaco di Salemi ha fatto sapere che "i familiari e la bambina di Marisa Leo verranno ora seguiti da un'equipe di assistenti sociali e psicologi del Centro per la famiglia, al quale il Comune aderisce nell'ambito del Distretto sanitario". Quando ha ucciso Marisa Leo, Angelo Reina aveva con sé la bambina da alcuni giorni. Mercoledì sera l'ha lasciata da sua madre, la nonna della piccola, a Marsala e si è diretto verso l'azienda di famiglia. Qui doveva incontrare l'ex compagna per darle la bimba. Invece si è trattato di un appuntamento con la morte. "Marisa a pranzo aveva comprato un pacco di caramelle per sua figlia", ha raccontato il direttore delle cantine 'Colomba Bianca', Giuseppe Gambino, "era felice che l'avrebbe riabbracciata dopo alcuni giorni". 

 

 

La denuncia ritirata

 Quello tra Marisa Leo e Angelo Reina era un rapporto teso e conflittuale, culminato nel 2020 in una denuncia per stalking da parte della donna. Il processo è andato avanti ma, al momento della conclusione nel gennaio 2022, lei ha ritirato la querela. "Mia sorella sperava sempre di mantenere rapporti civili con il padre della bimba", ha spiegato il fratello di Marisa Leo, "mia sorella si illudeva, ma nelle ultime settimane deve avere capito che la cosa non andava. Certo, le dicevamo di stare in guardia. Ma quello era sempre il papà della figlia. E peraltro si presentava sempre col sorriso. Anche davanti a me che, come Marisa, speravo, mi illudevo, senza potere immaginare cosa gli macinava in testa".

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