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Siccità: il Corpo Forestale dei Carabinieri alle prese con furti d'acqua | Le regioni del nord Italia prime per numero di reati

Come riporta l'articolo dell' Huffington Post, nel periodo marzo-maggio 2022 i militari hanno effettuato quasi settemila controlli, elevato più di 500 sanzioni e arrestato due persone

siccita
Ansa

Sottraevano l'acqua a fiumi e torrenti tramite condotte e autobotti per salvare i raccolti.

In altri erano stati realizzati pozzi artesiani abusivi per uso domestico. Comportamenti scellerati se si pensa a un periodo critico come quello attuale. Per contrastare i numerosi furti d'acqua, che si stanno consumando su tutto il territorio italiano, il Corpo Forestale dei Carabinieri ha intensificato i controlli e imbastito la campagna "Fiume Sicuro 2022". Nel trimestre marzo-maggio 2022 sono stati quasi 7mila i controlli effettuati dai Carabinieri, durante i quali sono state elevate oltre 500 sanzioni e arrestate due persone.

I "ladri d'acqua" non si fermano dinanzi a nulla. Neppure di fronte alla crisi ambientale che il nostro paese. Nella provincia di Treviso alcuni agricoltori locali sono stati scoperti attingere acqua dai canali di irrigazione, ben oltre l'orario consentito, per bagnare i propri campi di mais. Nel territorio di Benevento, invece, stavano provando a prelevare sedimenti dal letto del fiume Sabato.

Mentre a Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia, i Carabinieri Forestali hanno sequestrato un pozzo abusivo, la cui acqua veniva utilizzata per uso domestico e industriale. Questi sono alcuni degli esempi riportati nell'articolo dell'Huffington Post che utilizzati come cartina di tornasole sulla tipologia di illeciti che vanno a minare l'equilibrio idrologico del Paese.

I carabinieri forestali svolgono, come ogni anno, il compito di contenere e prevenire i fenomeni che alterano l’equilibrio idrologico di fiumi e torrenti. Le oltre 800 stazioni dei militari, sparse in tutta Italia, hanno registrato che la maggior parte degli illeciti viene commessa nelle regioni del nord Italia come Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e Lombardia.

Seguono le regioni del Sud: testa di serie la Calabria dove, su 676 controlli, sono stati scoperti 104 reati, puniti con sanzioni amministrative e penali, per un totale di più di 200mila euro di sanzioni monetarie. Situazione migliore tra le regioni del centro, ma non priva di criticità: è il Lazio ad avere il primato con 18 illeciti amministrativi e 13 penali.

“Ogni anno promuoviamo questa campagna”, ha dichiarato il generale dei Carabinieri Nazario Palmieri “La estendiamo ai principali bacini idrografici italiani". L'ufficiale spiega come prelevi abusivi, costruzioni lungo le sponde dei fiumi, furti di ghiaia e deviazioni degli alvei siano reati ricorrenti. La situazione è aggravata poi dagli incendi: “Quando brucia un bosco - spiega il generale Palmieri - l’acqua defluisce sul terreno e non alimenta più le falde freatiche profonde, aggravando una crisi ecologica già drammatica”.

 

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