Il giovane, un 26enne australiano, si è tuffato in mare volontariamente dalla celebre scogliera delle Cinque Terre. Inutili i soccorsi. Indagini in corso sulla dinamica del gesto
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Un gesto impulsivo, forse disperato, che si è trasformato in tragedia. A Riomaggiore, lungo la celebre Via dell’Amore, un turista australiano di 26 anni ha perso la vita dopo essersi lanciato volontariamente in mare, pare a seguito di un acceso litigio con la fidanzata. Il corpo è stato recuperato senza vita dalla Guardia Costiera. Si indaga sulle circostanze del dramma.
La tragedia è avvenuta poco dopo la mezzanotte, nella notte tra l’8 e il 9 luglio. Secondo le ricostruzioni, il ragazzo avrebbe avuto un litigio con la fidanzata, presente con lui a Riomaggiore per una vacanza. In un gesto improvviso, si è diretto verso la scogliera della Via dell’Amore e si è lanciato in acqua. La compagna, testimone dell’accaduto, avrebbe cercato invano di fermarlo. "Non farlo, è pericoloso", avrebbe urlato secondo quanto riportato dalle prime testimonianze raccolte da alcuni giornali locali. Ma il giovane non si è fermato. Pochi istanti dopo il tuffo, è apparso subito in difficoltà tra le onde agitate e gli scogli affilati della costa.
Allertati dalle grida disperate della fidanzata, alcuni passanti hanno chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti la Guardia Costiera, i vigili del fuoco, il soccorso alpino, i carabinieri e le ambulanze delle pubbliche assistenze locali. È stata utilizzata anche una motovedetta per le ricerche via mare. Le operazioni si sono rivelate difficoltose a causa delle condizioni meteo-marine avverse e della conformazione impervia della costa. Dopo alcune decine di minuti, il corpo del ragazzo è stato individuato e recuperato. I sanitari del 118, presenti sul molo, hanno solo potuto constatare il decesso.
La Procura della Spezia ha aperto un fascicolo per fare luce su quanto accaduto. La Capitaneria di Porto sta conducendo gli accertamenti, partendo dalla testimonianza della fidanzata, attualmente l’unica persona presente al momento del fatto. Non è escluso che venga disposta un’autopsia per chiarire se il giovane sia deceduto per l’impatto, per annegamento o per altre cause. Al momento, non si ipotizzano responsabilità di terzi.