Il pornodivo intervistato dal "Corriere della sera" è molto critico verso la nota piattaforma e anche verso chi la usa con troppa leggerezza
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Può un pornodivo essere bigotto? Sì, quando si affrontano determinati argomenti. È così che si definisce Rocco Siffredi parlando del caso della maestra d'asilo licenziata perché scoperta con un profilo OnlyFans. "Sarò bigotto, ma nella vita devi scegliere che strada intraprendere - dice in una intervista al "Corriere della sera" -. Se il lavoro ha un codice, va rispettato". In particolare Siffredi pare avere più di un dubbio sull'esplosione della piattaforma su cui si possono postare contenuti hard in autonomia. "È una malattia di questi tempi. Le donne decidono in modo troppo leggero di buttarsi senza avere la consapevolezza di quello che stanno facendo - dice Siffredi -. Non a caso OnlyFans è la società dai fatturati record e dalla crescita esponenziale".
Siffredi non ha certo rinnegato il mondo del porno, tanto che sarà la guest star della ventunesima edizione del Bergamo Sex, che si terrà il prossimo weekend. Ma forse proprio per questo guarda con sospetto alla tendenza a "far da sé". "Qui le donne vendono il proprio corpo o si prostituiscono se arrivano all’incontro fisico con il cliente - prosegue -. Si definiscono content creator, ma i contenuti sono tutti di natura sessuale. E poi credono che i video li vedano solo i fan. Invece, sappiamo che quando immetti online materiale, ci resta per sempre". E sempre per restare in tema ha appena finito di girare "Blue", film diretto da Eleonora Puglia, che uscirà in primavera: al centro il tema dei pericoli della rete e delle piattaforme online. "Nel film il papà di una ragazza che posta contenuti su OnlyFans per aiutare il fidanzato. In una scena mi ritrovo in terapia intensiva a vegliare mia figlia in punto di morte".
Siffredi sembra invece più indulgente verso quei 32mila utenti che hanno animato il gruppo Facebook dove uomini postavano foto intime delle loro moglie e fidanzate senza il loro consenso. "Una volta la mentalità era che le mogli erano da tenere solo per noi, adesso vengono spiattellate - commenta -. Segno questo che i rapporti sono cambiati. Lo considero un gioco sopra le righe, ma pur sempre un gioco virtuale. Una goliardata maschilista. Non ci vedo nessuna cattiveria terrificante. E poi non credo che tutte le donne non lo sapessero. Il mondo è pieno di scambisti".