IL MALORE DURANTE UN'ESCURSIONE

Ha una rara malattia congenita: 14enne greco salvato a Torino da un colpo di calore

Il ragazzino è stato sottoposto a un trapianto di fegato in superurgenza dopo un volo sanitario che lo ha trasportato alle Molinette da Atene. La sua patologia non gli consente di sudare

03 Ago 2025 - 12:42
 © -afp

© -afp

E' stato salvato con un trapianto di fegato a Torino un 14enne greco affetto da una rara malattia congenita. Il ragazzino non può sudare per colpa della sua anidrosi, una patologia che non consente appunto di produrre sudore. Per un colpo di calore rischiava la vita, ma è stato salvato con un volo sanitario verso Torino, dove gli è stato impiantato un fegato alle Molinette, alla Città della Salute, con un'operazione effettuata in super-urgenza nazionale. Il 14enne si era sentito male durante un'escursione, complici le temperature elevate, e a nulla erano valsi i tentativi di raffreddare il suo corpo da parte dei sanitari, chiamati dai compagni di passeggiata. Insufficienza epatica acuta e coma persistente sono state le conseguenze. 

L'escursione nel nord della Grecia

 L'escursione che ha rischiato di essergli fatale era avvenuta vicino a Ioannina, nel nord della Grecia. Il suo corpo aveva raggiunto la temperatura di 42 gradi, nonostante il trasporto in ambulanza nel punto sanitario più vicino, ma impacchi d'acqua e ghiaccio non sono bastati. Sono quindi iniziate le convulsioni e il ragazzo non ha ripreso conoscenza. E' stato quindi portato in emergenza all'ospedale di Ioannina, dove è stato intubato, stabilizzato e inviato nella più vicina terapia intensiva pediatrica, a Patrasso. 

Poche ore dopo il malore l'Sos per il trapianto

 Nelle 36 ore successive si è verificata una rapida e progressiva compromissione della funzione epatica, poi è subentrato l'ittero, con un deterioramento della coagulazione regolata dal fegato. A quel punto è arrivata la diagnosi di insufficienza epatica acuta severa da colpo di calore, con coma persistente. I medici greci hanno contattato quindi l'Hellenic Transplant Organization di Atene, richiedendo di attivare il protocollo di collaborazione con l'Italia per il trapianto di fegato.

Il volo verso Torino

 Eravamo alla tarda mattinata del terzo giorno dopo il colpo di calore, e il Centro nazionale trapianti italiano ha subito diramato la richiesta di trasferimento urgente del ragazzo ai Coordinamenti regionali dei Centri trapianto fegato pediatrico che collaborano con la Grecia. Renato Romagnoli, direttore del Centro trapianti fegato e del dipartimento di Chirurgia e trapianti della Città della Salute e della scienza di Torino, ha immediatamente accettato. Il ragazzo è arrivato all'aeroporto di Torino Caselle con un volo sanitario dedicato, è stato quindi sottoposto agli accertamenti necessari e inserito nella lista d'attesa italiana con il livello massimo di priorità. 

Il donatore compatibile

 Dopo 24 ore senza offerte d'organo compatibili, si è cominciato a valutare anche quelle con gruppo sanguigno non compatibile e nella seconda giornata di attesa è stata segnalata in Piemonte la disponibilità di un donatore compatibile: nel frattempo il ragazzo, ricoverato nella Rianimazione centrale delle Molinette, era dializzato. 

Sessanta ore dopo l'arrivo in Italia l'operazione

 A meno di 60 ore dall'arrivo in Italia è entrato in sala operatoria. Il trapianto,  il numero 4.300 del centro torinese, è durato 10 ore ed è stato condotto da Romagnoli con la sua equipe medico-infermieristica. La ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata rapida e ora il ragazzo è stato estubato ed è sveglio. Si trova nell'area semintensiva del Centro Trapianto fegato delle Molinette e mostra un valido e progressivo recupero neurologico. 

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri