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Omicidio Torremaggiore (Foggia), il killer: "Mia moglie in Maserati col suo amante" | E la donna ricoverata chiede di vedere la salma della figlia

Il panettiere albanese Taulant Malaj ha ucciso, oltre alla figlia Gessica, anche il barista che secondo lui aveva una relazione con la moglie. E sul video dopo la strage: "L'ho fatto così, non c'era un motivo particolare"

Il duplice omicidio di Torremaggiore (Foggia) è stato confessato da Taulant Malaj in un lungo interrogatorio davanti al pubblico ministero.

"Il video accanto ai cadaveri l'ho fatto così, non c'era un motivo particolare", ha detto il panettiere albanese 45enne che ha ucciso a coltellate la figlia Gessica, di 16 anni, e il presunto amante della moglie, Massimo De Santis, barista di 51. "Ho registrato i loro incontri, un giorno lui l'ha portata in giro sulla Maserati", ha raccontato. Intanto la donna, Tefta, sopravvissuta alla strage e ancora ricoverata, chiede di vedere la salma della figlia, che quella sera era intervenuta per difenderla.

 

La confessione - "Dopo averli uccisi ho chiamato mio fratello al quale ho raccontato quello che avevo fatto. Lui non è venuto subito, ha avuto paura, è arrivato dopo l'ambulanza", ha detto ancora Taulant Malaj, in stato di shock. Nell'interrogatorio ha parlato anche del tentato omicidio della moglie, che continua ad accusare di aver avuto per oltre un anno una relazione sentimentale con Massimo, che abitava nel loro stesso condominio, a Torremaggiore. "Si erano conosciuti dopo un incidente stradale, da allora avevano cominciato a parlare e a frequentarsi. Mangiavano anche assieme. Questi incontri li ho registrati con il mio cellulare", ha spiegato.

 

La presunta relazione (smentita dal fratello) - Taulant Malaj avrebbe pianificato la strage quella notte stessa, dopo aver sorpreso la moglie a chattare con Massimo. La procura ha iniziato ad analizzare proprio i telefoni cellulari sequestrati alle vittime e al presunto assassino. E sarà rilevante anche la versione di alcuni testimoni. Gianluca De Santis, ad esempio, fratello della vittima, ha già smentito ogni legame sentimentale e di frequentazione tra Massimo e la moglie del panettiere albanese. 

 

 

Tutto da valutare - Secondo gli inquirenti al momento il tradimento "non si può escludere ma nemmeno confermare", così come "non ci sono elementi per poter dire che l'uomo volesse uccidere il figlio di 5 anni", che si era nascosto dietro al divano, "o che l'abbia voluto risparmiare" prendendolo addirittura in braccio dopo la mancata strage (e dicendo alla moglie: "Non ti uccido perché voglio vederti soffrire").

 

Tefta vuole vedere la salma della figlia - La donna, Tefta, era stata difesa dalla figlia, morta proprio per proteggere la madre, che ora chiede di poter vedere la sua Gessica. "Vorrei solo rivedere mia figlia", ha detto dal letto dell'ospedale del Policlinico di Foggia dove è ricoverata e ha subito un intervento chirurgico per le sei coltellate ricevute. Tefta secondo i medici sta meglio e ha iniziato a riprendere coscienza ma non si esprimono ancora su quanto possa essere opportuno che veda la salma della figlia: "Decideremo insieme nel giro di 24 ore", ha spiegato Giuseppe Pasqualone, direttore generale del Policlinico. Anche perché la salma di Gessica è a disposizione della magistratura e servono dunque autorizzazioni. 

 

Convalida del fermo e autopsie - Nella giornata di mercoledì è prevista l'udienza di convalida del fermo di Malaj, che potrà rispondere alle domande del gip e delle parti e spiegare meglio quello che è successo la notte tra il 6 e il 7 maggio nell'androne del palazzo. Giovedì mattina, invece, è in programma l'autopsia sui corpi delle due vittime. L'arma del delitto, un coltello da cucina, è stata trovata nell'auto di Malaj che - a detta dello stesso indagato - aveva intenzione di fuggire per sottrarsi all'arresto, oppure - come ipotizza qualcuno - di porre fine alla sua vita.

 

Legali: "Non voleva fare male al bimbo" - I legali Michele Maiellaro e Giacomo Lattanzio hanno parlato delle intenzioni di Malaj verso il figlio, che secondo una prima ricostruzione era riuscito a salvarsi perché nascosto dietro il divano. "Possiamo smentire in maniera categorica che ci sia stata un'attenzione violenta nei confronti del bambino, che non è stato assolutamente toccato e lui non ha cercato di fare niente nei suoi confronti. Non era nascosto, ha visto la scena, ma lui non si è avvicinato non ha fatto assolutamente niente nei confronti del bambino", hanno detto. 

 

Fotogallery - Uccide la figlia 16enne e un uomo nel Foggiano

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