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Polemiche dopo la partita Cosenza-Vicenza, conduttrice di una tv veneta a un bimbo calabrese: "Verrete qui a cercare lavoro"

La giornalista si è poi scusata sui social dicendo: "È stata una battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi"

Una frase detta da una conduttrice della tv veneta Tva, Sara Pinna, dopo il match di calcio Cosenza-Vicenza del 20 maggio che ha portato i biancorossi alla retrocessione sta scatenando le polemiche.

Durante le interviste effettuate in diretta, un tifoso del Cosenza e il figlio hanno espresso la loro gioia per la vittoria e il bambino, sotto il suggerimento del papà, ha esclamato: "Lupi si nasce", riferendosi al simbolo della squadra calabrese. A quel punto la conduttrice del programma ha risposto in modo piccato dagli studi di Vicenza: "E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi in pianura a cercare qualche lavoro". La giornalista si è poi scusata sui social dicendo: "È stata una battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi".

 

L'episodio, nato nel post-partita della finale di ritorno dei playout salvezza, disputata a Cosenza, sta spopolando sul web da una settimana. Le polemiche proseguono tuttora anche per il commento di rinforzo dell'inviato, che, dopo l’affermazione della collega, ha detto: "Non male". 

 

La lettera del padre del bambino - Il padre del bambino ha anche scritto una lettera alla conduttrice vicentina, diffusa attraverso la pagina "Movimento 24 Agosto". "Ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice. Domenico (questo il nome del piccolo, ndr) è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla. Lei con la sua qualifica da giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare", ha aggiunto.

 

"In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo. La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita. Noi a differenza sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene", ha concluso il supporter del Cosenza. 

 

Occhiuto: "Razzismo e violenza contro la Calabria, l'Odg intervenga" - "Questa 'giornalista' si è rivolta a un bambino calabrese di 7 anni - che esultava per la vittoria del Cosenza - con l'ennesima frase razzista. Mi chiedo come si possa ridurre la bellezza dello sport a tanta violenza verbale come avvenuto nelle ultime settimane. Auspico che l'ordine dei giornalisti prenda immediatamente provvedimenti, e che qualcuno - umilmente - inizi a chiedere scusa pubblicamente". Lo scrive su Facebook Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, pubblicando il video, divenuto virale, di quanto accaduto.

 

Le scuse della giornalista - "Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità. Io stessa sono di origini sarde, in Veneto per lavoro dei miei genitori, quindi non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura", ha aggiunto nel messaggio di scuse diffuso su Facebook dalla Tva. Sempre sul social, l'emittente aggiunge che "dopo un confronto interno, i vertici di Videomedia (il gruppo proprietario di Tva, ndr) hanno accolto le scuse e hanno confermato la fiducia nella professionalità di Sara Pinna".

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