FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Coronavirus, coppia denunciata per bacio in strada a marzo: ora è multa

Lʼepisodio è avvenuto a Torino alle 2:30 del mattino. I due diciottenni erano stati notati da un residente della zona

bacio, coppia, eros, amore, relazione, passione,

Una coppia di diciottenni, che si baciava alle 2:30 del mattino in strada a Torino, era stata denunciata a marzo per violazione delle norme anti coronavirus. A distanza di due mesi la denuncia si è trasformata in una multa, in seguito a un decreto del governo. All'epoca si trattava di "inosservanza di un provvedimento dell'autorità" punibile con l'arresto fino a tre mesi. I giovani erano stati notati da un residente che aveva chiamato la polizia. 

L'episodio è descritto in uno dei circa 2.200 fascicoli che la Procura di Torino, in forza di un nuovo decreto del governo, ha potuto trasformare da reato penale (articolo 650, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità con tre mesi di arresto come pena massima) in una violazione amministrativa.

 

"Panico sconfinato" furono le parole adoperate dal procuratore aggiunto Paolo Borgna, in un articolo apparso su "Questione giustizia" il 25 aprile (quando il caso non era più di sua competenza) dove, fra molte altre cose, tentò di dare un senso alla vicenda. "È arduo - scriveva - ricordare il 25 Aprile in tempi di stato d'eccezione. In giorni in cui le parole che ci accompagnano sono "stiamo a casa"; "distanziamento sociale"; "sorveglianza digitale"; "mappatura costante con videocamere e droni".

 

Uno stato d'eccezione cosi immanente, prima ancora che nei decreti legge del governo, nelle nostre teste: al punto che due ragazzi di diciotto anni che si baciano in piedi sul marciapiede di una via deserta vengono denunciati da un solerte cittadino. Tutto giusto e (a parte qualche eccesso) tutto necessario. L'esserci imbattuti nel "cigno nero", l'improbabile e quasi impossibile che diventa realtà, ha plasmato i nostri comportamenti collettivi e privati. Siamo noi stessi ad invocare la nostra prigionia". Il magistrato quindi lanciava un invito: "Ragionare sui rischi che il panico sconfinato di oggi può avere sulle nostre libertà' di domani".

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali