Alessandria, smantellata la gang della "purple drank": indagati 11 giovanissimi | Botte a chi non pagava
Operazione dei carabinieri di Novi Ligure: per sei misure cautelari. Numerosi i video anche postati sui social dell'assunzione della droga e dei pestaggi
Purple drank, i "segreti" del cocktail che spopola fra i rapper e fa sballare i giovanissimi
Hashish, marijuana, cocaina e diversi flaconi di "purple drank", sciroppo per la tosse con l'aggiunta di codeina e una bibita, nuova frontiera dello sballo tra gli adolescenti.
Droga sequestrata e 11 giovanissimi indagati, sei sottoposti a misure cautelari, a seguito di un'operazione dei carabinieri di Novi Ligure (Alessandria). A incastrare i baby spacciatori video anche sui social in cui confezionano e assumono stupefacenti. Botte a chi non pagava le dosi.
Erano una banda violenta e spregiudicata, che vendeva droga ai coetanei, picchiando selvaggiamente e rapinando coloro che non riuscivano a pagarla. I componenti sono tutti poco più che maggiorenni, per la maggior parte incensurati o con piccoli precedenti che agivano sempre "in branco". La gang era connotata da precise gerarchie, dall'utilizzo di soprannomi e di un linguaggio infarcito di "slang", dalla familiarità con la violenza, sia parlata che praticata, e dalla passione per la musica Trap e Rap.
Sono numerosi i video rinvenuti sui cellulari o postati sui social che ritraggono gli indagati mentre preparano e assumono droga. Altre immagini sono state pubblicate dalle stesse vittime dei violenti pestaggi: in esse vengono mostrati volti tumefatti.
Il blitz dei carabinieri è scattato con tre arresti (uno in carcere e due ai domiciliari) e tre misure di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Insieme ai sei destinati delle misure cautelari, altri 4 giovani sono indagati per vari reati: spaccio di droga, rapina, estorsione e lesioni, pluriaggravate anche dall'uso di arma da fuoco. Perquisizioni in corso, alla ricerca di droga e dell'arma che sarebbe stata utilizzata dal capo della banda, in alcuni casi, per minacciare e rapinare chi non pagava.
I flaconi di medicinali venivano acquistati in farmacia falsificando ricette mediche. Gli investigatori hanno anche individuato "il capo" della banda: un ragazzo che spesso portava con sé una pistola, dopo averla sottratta da casa di nascosto dal padre. Per lui, girare armato significava aumentare il proprio prestigio e la propria capacità d'intimidazione: è stata accertata almeno una circostanza in cui l'ha addirittura puntandola carica contro la sua vittima.
L'operazione, condotta dai militari della Compagnia di Novi Ligure, coadiuvati da personale degli altri Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Alessandria e da quelli della Compagnia di Milano Monforte, arriva a coronamento delle indagini avviate in seguito alle segnalazioni di vari ragazzi della zona che hanno raccontato di essere stati minacciati, in alcuni casi, selvaggiamente picchiati per piccoli debiti di droga che non erano riusciti ad onorare.
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