VIAGGIO ALL'ESTERO

Papa Leone in Turchia: "Qui per un messaggio di pace"

Fino al 2 dicembre il Pontefice sarà impegnato nel suo primo viaggio apostolico internazionale. Dopo la Turchia la visita proseguirà verso il Libano

27 Nov 2025 - 12:40

L’aereo di Papa Leone XIV è atterrato questa mattina all’aeroporto internazionale di Ankara, inaugurando la visita pontificia in Turchia e Libano. Prima della partenza, parlando con gli ottanta giornalisti a bordo del volo, il Papa ha ribadito che la missione ha l’obiettivo di trasmettere "un messaggio di verità e armonia del quale il mondo ha bisogno", richiamando il valore dell’unità tra i cristiani e il dovere condiviso di cercare la pace.

Arrivo ad Ankara e prime cerimonie ufficiali

 Il viaggio del Pontefice si è aperto con una sequenza di appuntamenti istituzionali a sottolineare l’importanza diplomatica della visita. Dopo l’atterraggio, Papa Leone XIV ha ricevuto il saluto ufficiale delle autorità turche e l’omaggio dei bambini in abito tradizionale. La presentazione delle delegazioni e la Guardia d’Onore hanno scandito le prime fasi del protocollo. Il Santo Padre si è trasferito quindi nella State Guest House, dove ha avuto luogo un breve incontro con le autorità locali che lo hanno accolto all’arrivo. Si è poi diretto verso il Mausoleo di Atatürk, punto cardine delle cerimonie previste nella capitale.

La visita al Mausoleo di Atatürk

 Al Mausoleo del fondatore della Repubblica turca, il Pontefice è stato ricevuto da un ampio gruppo di autorità nazionali e locali all’inizio della Lion’s Road, l’asse monumentale che conduce al complesso. La cerimonia si è aperta con la deposizione di una ghirlanda, gesto simbolico che esprime il riconoscimento del ruolo storico di Mustafa Kemal Atatürk nella costruzione della Turchia moderna. Come previsto dal protocollo ufficiale il Papa si è spostato verso la Torre Misak-i Milli per firmare il Libro d’Onore sul quale ha scritto: "Rendo grazie a Dio per aver potuto visitare la Turchia e invoco su questo Paese e sul suo popolo abbondanza di pace e prosperità".

Papa Leone XIV ad Ankara, la visita al mausoleo di Ataturk

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L'incontro con il presidente Erdogan

 Dopo la visita al Mausoleo di Ataturk, Papa Leone si è recato a far visita al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan presso il Palazzo presidenziale. Qui è stato scortato da un drappello di cavalleria fino al cancello d'ingresso principale del Palazzo dove è stato accolto dal Presidente Erdogan che lo ha salutato con una stretta di mano. Insieme hanno presenziato a una breve cerimonia con l'esecuzione degli inni nazionali della Turchia e della Santa Sede, ai quali hanno fatto seguito 21 colpi di cannone a salve mentre si svolgeva l'onore alle bandiere. Quindi farà seguito la presentazione delle rispettive Delegazioni e la foto ufficiale di rito all'ingresso del Palazzo Presidenziale.L’incontro rientra nel quadro delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Repubblica di Turchia e offrirà l’occasione per un confronto sui temi della stabilità regionale, della tutela delle minoranze religiose e del ruolo del Mediterraneo in una fase geopolitica complessa.

Il messaggio del Papa sull’unità e sulla pace

 Nel colloquio informale con i giornalisti a bordo del volo papale, Leone XIV ha richiamato i 1700 anni del Concilio di Nicea per spiegare la centralità dell’unità tra i cristiani nel suo viaggio in Turchia e Libano. “Ho desiderato questo viaggio specialmente per il messaggio di unità tra i cristiani, ma è anche un messaggio per tutto il mondo”, ha affermato il Pontefice. L’appello alla collaborazione tra popoli e religioni è accompagnato da un invito universale: “Invito tutti a camminare insieme e a cercare insieme la pace, l’unità e l’armonia”. Il Santo Padre ha esteso il messaggio oltre le appartenenze confessionali: “Tutti gli uomini e le donne devono sentirsi fratelli e sorelle, al di là delle differenze”. A bordo del velivolo, il Papa ha accennato anche alla prospettiva di visitare altri Paesi, tra cui Algeria, Spagna e la possibilità di una tappa a Torino in occasione dell’ostensione della Sindone.

Le comunità cristiane in Turchia secondo monsignor Palinuro

 In vista dell’arrivo del Papa a Istanbul, monsignor Massimiliano Palinuro, vicario apostolico della città, ha sottolineato il valore storico della presenza cristiana in Turchia, oggi una minoranza pari allo 0,6% della popolazione. Ha ricordato inoltre come il Paese ospiti luoghi centrali per la storia del cristianesimo: la patria dell’apostolo Paolo, il contesto dei primi concili ecumenici, la casa di Maria a Efeso, le tombe degli apostoli Giovanni e Filippo. Una tradizione antica che convive con una presenza attuale numericamente ridotta, ma considerata dal presule “come un piccolo seme, un pugno di lievito”. Palinuro ha citato anche le parole rivoltegli da un patriarca armeno al suo arrivo: “Le nostre comunità sono piccole, ma come un diamante: le cose preziose sono spesso piccole”.

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