Il Nord Italia è l'area più colpita dalla diffusione delle droghe, ma è al Sud che si concentrano i sequestri maggiori
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Un'emergenza che cambia volto. Nel 2024 in Italia sono morte per overdose 231 persone, ma a colpire non è solo il numero, in lieve crescita, quanto il profilo delle vittime. Aumentano le donne, +11,11% rispetto all'anno precedente, e si allarga la fascia d'età più colpita: la maggior parte dei decessi si concentra ormai tra gli over 40. Sullo sfondo, una mappa che ribalta alcuni luoghi comuni: il Nord guida per numero di vittime, mentre è il Sud - in particolare la Puglia - il fronte più caldo per i sequestri di droga.
Secondo quanto emerge dalla Relazione annuale 2025 della Direzione centrale per i servizi antidroga, la distribuzione territoriale dei decessi mostra una prevalenza nelle regioni del Nord Italia, dove si registra il 41,56% del totale. Seguono il Centro con il 33,77% e il Sud con il 24,68%. Le regioni con il numero assoluto più alto di morti da overdose sono Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna (26 ciascuna), seguite da Veneto (25) e Campania (21). La droga più letale si conferma la cocaina, responsabile di 78 decessi nel solo 2024.I livelli di mortalità più alti si sono riscontrati nelle fasce d'età superiori ai 25 anni, con il picco massimo in quella maggiore o uguale a 40 anni.
Nel 2024 le forze dell'ordine hanno sequestrato 58 tonnellate di stupefacenti, segnando un netto calo del 34,66% rispetto al 2023. A diminuire sono soprattutto cocaina (-44,11%), hashish (-36,24%) e marijuana (-28,97%). In controtendenza, invece, l'eroina (+24,91%) e, soprattutto, le droghe sintetiche in compresse, cresciute di oltre il 400%.
I sequestri sono stati più consistenti al Sud e nelle isole (48,39%), con la Puglia in testa per quantità bloccate (oltre 10 tonnellate). Seguono le regioni del Nord con il 31,73% e il Centro con il 19,88%. Nelle aree di frontiera, soprattutto marittime, è avvenuto circa un terzo dei sequestri totali.
Particolarmente preoccupante il dato sui minori coinvolti nel traffico e consumo di droga. Nel 2024 sono stati 1.202 i minorenni segnalati all'autorità giudiziaria, con una netta prevalenza di italiani (69,05%). Aumentano, però, i minori stranieri coinvolti, con un +19,61% rispetto al 2023. In quasi tutti i casi si tratta di segnalazioni per spaccio (99,75%).
Allarmante anche la diffusione del crack, soprattutto tra i giovanissimi: gli arresti di minori per spaccio di questa sostanza sono aumentati dell'87,23%, passando da 34 a 73. Campania, Lazio e Sicilia sono le regioni più colpite da questo fenomeno, con una particolare incidenza nella provincia di Torino.
Complessivamente, nel 2024 sono state 27.989 le persone segnalate per reati legati alla droga. Il Lazio guida la classifica con 4.881 segnalazioni, mentre la Valle d'Aosta registra il numero più basso (43). Al Nord si concentra il 40,95% delle segnalazioni, al Sud il 33,29% e nel Centro il restante 25,76%. Gli stranieri rappresentano quasi il 39% del totale, con un aumento significativo rispetto all'anno precedente. Le nazionalità più coinvolte sono marocchina, albanese, tunisina, egiziana e nigeriana.