© Tgcom24
© Tgcom24
Paolo Taormina, 21 anni, ea intervenuto per difendere un ragazzino picchiato dal branco. Uno degli aggressori avrebbe estratto una pistola puntandola contro il giovane e sparando da distanza ravvicinata
© Tgcom24
© Tgcom24
Ha cercato di fermare un gruppo di giovani che stavano aggredendo un ragazzo. Per questo un 21enne è stato ucciso a Palermo, all'Olivella, storico quartiere del centro storico a 50 metri dal Teatro Massimo, con un colpo di pistola alla testa. La vittima, Paolo Taormina, è il figlio del titolare di un noto bar della zona della movida. Uno degli aggressori, quando la rissa sembrava essere finita, avrebbe estratto l'arma puntandola contro il 21enne e sparando, da distanza ravvicinata, un colpo alla fronte. Inutili i soccorsi. Il branco è poi scappato a bordo degli scooter, facendo perdere ogni traccia.
Secondo una prima ricostruzione attorno alle 3 e mezza di notte un gruppetto di giovanissimi avrebbe scatenato una rissa in piazza Spinuzza, tra i tavolini del locale "O Scruscio", i cui titolari sono i genitori del ragazzo rimasto ucciso. Alcuni ragazzi stavano picchiando un altro giovane quando la vittima sarebbe intervenuta per placare gli animi. Sembrava che Taormina fosse riuscito a sedare la rissa ma all'improvviso uno dei membri del branco avrebbe estratto la pistola. Sono intervenuti gli investigatori dei carabinieri e tre ambulanze.
"Ma come si fa? Qual è la motivazione. Mi hanno distrutto la vita. Come si fa a sparare in testa a un ragazzo? Come faccio a vivere ora? Mi avete tolto la speranza". Sono le drammatiche parole della madre di Paolo Taormina. Vicino alla donna parenti e amici che cercano inutilmente di consolarla. Tanti i giovani ancora vicini al pub dove si è consumato il delitto che è uno dei luoghi della movida di Palermo.
"C'era una rissa. In dieci picchiavano un ragazzino. Paolo è uscito e ha detto loro di smetterla e di spostarsi perché loro dovevano lavorare. Sembrava finita, quando uno lo ha colpito a distanza ravvicinata". Così uno dei giovani che sabato era davanti a O Scruscio racconta l'omicidio di Paolo Taormina. "Stava lavorando, stava lavorando. Si stava guadagnando il pane. Come si fa a ucciderlo per una banale rissa?", si chiede l'amico della vittima.