RESTA IN CARCERE

Omicidio Cinzia Pinna, Ragnedda al gip: "Ho fatto la scelta sbagliata"

L'imprenditore, che ha ammesso di aver consumato alcol e cocaina, resta in carcere 

26 Set 2025 - 21:14
 © Ansa

© Ansa

Non ha scelto il silenzio, ma ha deciso di continuare a parlare. Emanuele Ragnedda, imprenditore vitivinicolo di Arzachena, reo confesso dell'omicidio di Cinzia Pinna, ha fornito nuove dichiarazioni spontanee davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tempio Pausania, Marcella Pinna. "È la scelta peggiore che ho fatto. Mi dispiace per lei, per i suoi familiari e per la delusione data ai miei" ha dichiarato nel corso dell'interrogatorio di due ore, che si è svolto nel pomeriggio alla presenza del procuratore Gregorio Capasso e della pm Noemi Nencini. Al termine è stato confermato il fermo: l'imprenditore resta detenuto nel carcere di Nuchis.

Accompagnato dal suo legale, l'imprenditore ha ribadito la propria versione dei fatti, rispondendo alle domande degli inquirenti. Secondo il difensore, Ragnedda si è reso disponibile a collaborare anche in futuro e ha sostenuto di non avere nulla da nascondere: "Ha fatto uno sforzo psicofisico per accedere a ricordi che il corpo tende a rimuovere. Ha chiarito la sua posizione e ha escluso il coinvolgimento di terze persone nell'omicidio" ha dichiarato Montella.

La ricostruzione della notte del delitto

 Secondo quanto ricostruito e verbalizzato nel corso del primo interrogatorio, l'omicidio sarebbe avvenuto nella notte tra l'11 e il 12 settembre, al culmine di un violento litigio tra i due, nel casolare di proprietà di Ragnedda a Conca Entosa, località nel territorio di Palau. L'imprenditore avrebbe sparato dopo essere stato - a suo dire - aggredito da Cinzia con un oggetto. Il contesto della notte è stato descritto come fortemente alterato dall'abuso di alcol e cocaina, sostanza che Ragnedda ha ammesso di aver consumato.

Gli specialisti del Ris di Cagliari, intervenuti sul posto, hanno rinvenuto nell'abitazione diverse bottiglie vuote e tracce di una polvere bianca, presumibilmente cocaina. All'interno del soggiorno, dove sarebbe avvenuto il delitto, sono state rilevate abbondanti tracce di sangue, in particolare sul divano, che l'uomo avrebbe cercato di ripulire prima di occultare il corpo.

I dettagli ancora da chiarire

 Il corpo di Cinzia Pinna è stato ritrovato nudo dalla vita in giù, con indosso solo una maglietta. Alcuni dei suoi effetti personali, tra cui parte degli indumenti, sono stati ritrovati all'interno del casolare, ma altri - in particolare il telefono cellulare - risultano ancora dispersi. Proprio quel telefono era stato cercato da un’amica della vittima fino alle 3 del mattino, ricevendo sempre segnale spento. Gli inquirenti non escludono che nella notte possa esserci stato anche un tentativo di approccio sessuale. Tuttavia, sarà solo l’autopsia - non ancora fissata - a poter chiarire eventuali abusi o la dinamica esatta dei fatti.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri