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No vax e No Green pass di nuovo in piazza, da Roma a Milano: sul palco il Nobel Montagnier e Marco Melandri

Sit-in e proteste si sono svolti senza problemi. Nella Capitale il corteo si è radunato in piazza San Giovanni, mentre a Milano i dimostranti hanno riempito in piazza XXV aprile

Covid, manifestazioni No Green pass e No vax a Roma e Milano

Un nuovo sabato di proteste di No vax e No Green pass scuote le grandi città d'Italia, da Roma a Milano.

Diverse migliaia di persone sono tornate a protestare contro le misure volute dal governo per contrastare la pandemia, a partire dall'obbligo vaccinale per gli over 50. Nella Capitale il corteo si è radunato in piazza San Giovanni, mentre a Milano i dimostranti hanno riempito in piazza XXV aprile, dove erano presenti anche il premio Nobel Luc Montagnier e l'ex pilota Marco Melandri.

Proteste e sit-in si sono svolti senza problemi. I bersagli sono stati ancora una volta il premier Mario Draghi, "il nemico numero uno", e il governo.

 

 

A Roma attimi di tensione quando uno sparuto gruppo di manifestanti ha provato a far partire un corteo, ma gli organizzatori del 'sit-in' dal palco hanno invitato tutti a "stare seduti e non farsi strumentalizzare" e la situazione è tornata alla calma in pochi minuti. In piazza San Giovanni, fra gli altri, hanno preso la parola il giudice sospeso Giorgianni. Enrico Montesano al grido di "la gente come noi non molla mai". L'attore ha voluto portare "un messaggio pacifico ma allo stesso tempo di disobbedienza civile. Tra i volontari della sicurezza, con indosso le pettorine con scritto "verità è libertà'', anche i portuali di Genova. Presente pure Bianca Laura Granato, senatrice del gruppo Misto. Dagli oratori non sono mancati alcuni insulti al premier Mario Draghi "il nemico pubblico numero uno" e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella definito "vergogna del nostro Paese". Applausi dei presenti al videomessaggio inviato da monsignor Carlo Maria Viganò già nunzio apostolico negli Stati Uniti, noto per le sue posizioni negazioniste nei confronti della pandemia. L'invito del prelato ai presenti in piazza e' stato quello di "stringersi sotto la croce di Cristo" perche' "e' il Signore che salva non un siero sperimentale". Poi Vigano' ha concluso il suo intervento recitando il Padre nostro.

 

 

A Milano invece alla manifestazione promossa da Italexit di Gianluigi Paragone era presente Luc Montagnier, virologo francese insignito del premio Nobel per la medicina nel 2008. Lo scienziato si è scagliato contro i vaccini che "non proteggono ma favoriscono altre infezioni". Secondo Montaigner "la proteina utilizzata nei vaccini in realtà è tossica" e somministrarli ai bambini è "un crimine assoluto", mentre "saranno i non vaccinati a salvare l'umanità". Sul palco è salito pure l'ex campione di motociclismo Marco Melandri.

 

 

Melandri sul palco e il dietrofront - "Dobbiamo dare la libertà ai ragazzi di fare sport", ha affermato Melandri. Il pilota ravennate è al centro delle polemiche per aver ammesso candidamente in un'intervista di essersi contagiato volontariamente con il Covid per poter avere il Green pass. "L'ho fatto apposta per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile - ha rivelato - mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un'alternativa valida". Secondo Melandri il certificato verde "era e rimane un ricatto" e la sua volontà è di volerlo utilizzare "solo per lo stretto necessario". Una scelta fatta perché "la Costituzione ci dice che siamo liberi di scegliere e di sceglierci con cosa curarci". In serata poi il pilota ha fatto retromarcia con un post sui social in cui ha parlato di una "battuta ironica" da cui "è uscita una tempesta" e ha smentito di aver "contratto volontariamente" il Covid e di esser "stato a contatto con un positivo".

 

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