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Unesco, Napoli candida San Gennaro come patrimonio dell'umanità

Dopo un complesso iter burocratico, ora la candidatura ufficiale del santo famoso per il miracolo del sangue

Unesco, Napoli candida San Gennaro come patrimonio dell'umanità - foto 1
-afp

San Gennaro e il suo culto potrebbero diventare patrimonio dell'umanità dell'Unesco.

Sabato il cardinale Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, annuncerà ufficialmente la candidatura del santo protettore della città, noto in tutto per il mondo per il miracolo del sangue. Se il sangue, custodito nel Duomo, si scioglie, è considerato un buon segno; altrimenti, sventure e guai per la città e i suoi abitanti. Ora tutti i napoletano aspettano il suo miracolo all'Unesco.

 

Alla cerimonia saranno presenti anche istituzioni come il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

 

"La candidatura è pronta: lo sottoporremo al ministro Sangiuliano", fanno sapere dalla Curia. Ora toccherà al ministero della Cultura esaminare il dossier che si intitola "Culto e devozione di San Gennaro a Napoli e nel Mondo". Non ci sarà soltanto quello legato al culto del santo, ma anche altre Regioni italiane potranno inviare le loro candidature. Alla fine di deciderà quella che la Commissione Nazionale Italiane per l'Unesco dovrà sottoporre alle Nazioni Unite. Tutta Napoli aspetta un altro miracolo.

 

Il miracolo del sangue - Il miracolo del sangue, cioè la sua liquefazione, avviene tre volte l'anno: il 19 settembre, giorno in cui si festeggia San Gennaro, il sabato che precede la prima domenica di maggio, e il 16 dicembre, data che ricorda l'intervento del patrono che fermò, nel '600, l'eruzione del Vesuvio salvando così la città). Alla folla di fedeli riuniti in Duomo l'arcivescovo, prima della processione, mostra l'ampolla. Se la liquefazione avviene in tempi rapidi, è considerata di buon auspicio per Napoli e per i suoi abitanti. Piccola curiosità: sono due le ampolle (una più grande usata per le cerimonie, una più piccola) che contengono il prezioso sangue.

 

 

Il culto di San Gennaro non è diffuso soltanto a Napoli e dintorni (cosa di fatto scontata), ma è conosciuto in tutto il mondo. Come negli Usa, a New York, in particolare Little Italy, il quartiere degli italo-americani, grazie alla forte comunità di campani immigrati nel corso degli anni oppure in Brasile o in Australia, dove la devozione per "faccia gialla" (come è chiamato affettuosamente dai napoletani per via del busto del santo ricoperto in oro) non è da meno.

 

San Gennaro, storia e curiosità - Le notizie sono spesso incerte. Sappiamo che visse sicuramente tra il III e il IV secolo, periodo caratterizzato dalle persecuzioni dell'imperatore Diocleziano contro i cristiani. Probabilmente nacque a Benevento, di cui divenne anche vescovo. Quando a Pozzuoli fu incarcerato un diacono suo amico, Gennaro (non era il suo vero nome ma il cognomen) decise di fargli visita. Fu per questo anche lui incarcerato e condannato a morte mediante decapitazione il 19 settembre del 305. Una fedele raccolse il sangue in due ampolle. Il culto nei suoi confronti si diffuse rapidamente legandosi poi in maniera indissolubile alla città di Napoli e alla sua protezione da catastrofi e calamità naturali: eruzioni, terremoti, invasioni.

 

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