accusati di lesioni

Morto a Pescara dopo taser, tre indagati per la rissa precedente

I tre sono accusati di lesioni. La colluttazione è avvenuta in un'officina del quartiere San Donato

04 Giu 2025 - 21:33
 © Ansa

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Ci sono tre indagati in relazione al caso di Riccardo Zappone, il 30enne morto a Pescara per un malore dopo essere stato immobilizzato con il taser da parte della polizia. Si tratta di tre persone (di 61, 55 e 37 anni) che avrebbero preso parte alla rissa in cui è rimasto coinvolto il giovane prima dell'intervento degli agenti. La colluttazione è avvenuta in un'officina del quartiere San Donato. Per tutti e tre, l'ipotesi di reato è quella di lesioni volontarie aggravate dall'uso dell'arma e dal numero delle persone.

Zappone è morto in per arresto cardiocircolatorio all'ospedale Santo spirito di Pescara, poco dopo aver avuto un malore in Questura, dov'era trattenuto in camera di sicurezza per le pratiche relative all'arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Il 30enne, conosciuto dalle forze dell'ordine e con precedenti, sarebbe stato colpito alla testa e in altre parti del corpo prima dell'intervento della polizia, probabilmente perché avrebbe tentato di derubare una persona. 

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