"Come ho reagito? Un urlo di liberazione, un abbraccio con la mia famiglia", racconta
Un lavoratore della Deloro Microfusione di Pieve Emanuele, nel Milanese, Fabio Orlando, era stato licenziato dopo aver segnalato un errore sui permessi della 104 usati per assistere la moglie invalida. Dopo il licenziamento, avvenuto il 25 luglio, quasi tutti i suoi colleghi, 160 dipendenti, hanno scioperato per quattro giorni. Il 30 luglio, è arrivata la notizia del reintegro di Orlando, tra l'applauso liberatorio dei dipendenti dell'azienda. "Come ho reagito? Un urlo di liberazione, un abbraccio con la mia famiglia: 'Ce l'abbiamo fatta, papà'", spiega il lavoratore al Corriere della Sera. "Ho fatto un errore in buona fede. Se ora voglio spiegazioni? Sono felice così", aggiunge l'uomo.
Orlando, preso dai problemi di salute della moglie, non si era accorto che era scaduta la 104. Quando se ne è reso conto, agli inizi di aprile, si è autodenunciato prima all'Inps e poi alla sua azienda la quale, inizialmente, aveva risposto con un licenziamento per "rottura del rapporto di fiducia". Fino al 30 luglio, con la svolta del reintegro. Il licenziamento sarà convertito in un provvedimento disciplinare.
"Come l'ho saputo? Ci siamo radunati intorno alla delegazione Fiom-Cgil, che si era incontrata con la direzione. Hanno letto il comunicato ufficiale. Persino i Carabinieri e la Digos si sono commossi", racconta Orlando, il quale parla poi dello sciopero, dicendo che "il primo giorno, di 193 dipendenti, 160 erano con me. Poi colleghi di aziende limitrofe, volti che non conoscevo. Hanno rinunciato a giorni di stipendio".