Non si esclude che il cedimento dell'insegna sia stato causato anche dalle alte temperature. E' davvero plausibile parlare di "dilatazioni termiche" della struttura?
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Vigili del fuoco, protezione civile, responsabili di Generali, all'interno della Torre Hadid di Milano, si sono ritrovati per decidere come mettere in sicurezza l'intero edificio e come rimuovere l'insegna alla sommità collassata all'alba, senza cadere, ma provocando allarme. La procura, intanto, ha aperto un'inchiesta e non si esclude che il cedimento sia stato causato dal caldo estremo di questi giorni. E' davvero plausibile parlare di "dilatazioni termiche" della struttura?
Sarebbe tecnicamente possibile che il caldo possa deformare una struttura come quella della torre di CityLife, sebbene il fenomeno sia più complesso di quanto sembri. Il calore, infatti, influirebbe sull'acciaio della struttura che supporta l'insegna, dal momento che si tratta di un materiale che in sé perderebbe progressivamente resistenza e rigidità proprio con l'aumento della temperatura. A 200 °C, ad esempio, può perdere già il 10% della sua capacità portante. A temperature tra 500 e 800 °C, questa perdita può arrivare al 90–95%.
Inoltre, l’acciaio si dilata con il calore. Ma se la dilatazione è ostacolata, ad esempio, da giunti rigidi o da elementi strutturali circostanti, si generano tensioni interne che possono causare deformazioni permanenti o, nei casi più gravi, anche cedimenti strutturali.
La torre, progettata dall'architetta e designer irachena naturalizzata britannica Zaha Hadid, ha a 192 metri di altezza l'insegna, composta da una struttura metallica con una copertura in materiale composito, progettata per resistere alle sollecitazioni atmosferiche e termiche. Tuttavia, le alte temperature estive, soprattutto se accompagnate da sbalzi termici rapidi o da esposizione solare diretta, possono causare dilatazioni termiche che, se non adeguatamente gestite, possono portare a deformazioni o cedimenti.
Sebbene, nello specifico, l'acciaio della torre sia progettato per resistere a carichi elevati e a variazioni termiche, l'insegna in sé rappresenta una struttura separata, con caratteristiche proprie. E' quindi possibile che il caldo possa aver contribuito a causare il cedimento. Quindi, il caldo da solo non è generalmente sufficiente a deformare una struttura come quella crollata a Milano. Sarà necessario per fare chiarezza avere certezze sulla realizzazione del progetto, materiali utilizzati e su quale tipo di manutenzione sia stata fatta sulla struttura.
Le alte temperature, comunque, possono causare l'espansione dei materiali metallici, come l'acciaio, che compongono la struttura dell'insegna. Inoltre, il caldo potrebbe aver influito sul comportamento dei materiali adesivi utilizzati per fissare l'insegna, compromettendo la tenuta. Tuttavia, l'ipotesi del caldo come causa non è ancora confermata. Le autorità competenti, tra cui i vigili del fuoco e i tecnici di manutenzione, stanno esaminando la situazione per determinare le cause precise del cedimento. Sebbene il caldo intenso possa aver contribuito al cedimento dell'insegna, è necessario attendere i risultati delle indagini tecniche per confermare questa ipotesi. Nel frattempo, la zona è stata messa in sicurezza.