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La "sua" città si ferma per salutare il re della moda: la camera ardente è aperta al pubblico per due giorni nell’Armani/Teatro. Ecco orari, modalità di accesso e dettagli sui funerali
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Milano si è svegliata più silenziosa, raccolta, quasi sospesa. È il giorno dell'ultimo saluto a Giorgio Armani, icona mondiale dell'eleganza e dell'orgoglio italiano nel mondo morto giovedì 4 settembre. Nella "sua" città, quella in cui ha vissuto e lavorato per oltre mezzo secolo, si sono formate già dal mattino lunghe code silenziose davanti all'Armani/Teatro, in via Bergognone 59. La camera ardente è stata aperta alle ore 9 e già erano centinaia le persone in fila. Due giornate intense, sabato 6 e domenica 7 settembre, per un omaggio collettivo a colui che ha vestito intere generazioni senza mai rincorrere mode effimere.
Niente sfarzo, niente ostentazione: come avrebbe voluto lui. Solo un gesto silenzioso, un pensiero, un fiore. In questo articolo, tutte le informazioni utili per chi vuole partecipare al commiato.
"La prima cosa è l'iscrizione al Famedio, io sono assolutamente favorevole". Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, arrivando alla camera ardente di Giorgio Armani. "Credo che sia più che rispettoso chiedere anche alla sua famiglia e se, come spero, diranno di sì, siamo in tempo per l'iscrizione anche quest'anno - ha affermato -. La commissione che decide ci sarà nelle prossime settimane, non credo che ci saranno problemi". Il Famedio è situato all'ingresso del cimitero monumentale di Milano che rende omaggio alla memoria dei cittadini milanesi illustri, benemeriti o che si sono distinti per opere letterarie, scientifiche, artistiche o per aver reso celebre la città.
La camera ardente è stata allestita presso l'Armani/Teatro, nel cuore del quartier generale della Maison in via Bergognone 59.
Le date ufficiali di apertura al pubblico sono sabato 6 e domenica 7 settembre, con orario continuato dalle 9:00 alle 18:00. Una scelta simbolica ma anche logistica, pensata per permettere a chiunque di passare e lasciare un pensiero in un contesto sobrio e discreto. Il luogo scelto non è casuale: il teatro rappresenta uno dei progetti più cari ad Armani, un punto d'incontro tra moda, arte e comunità.
L'accesso alla camera ardente è aperto a tutti. La partecipazione è libera, ma il flusso viene regolato dal personale di sicurezza e dal personale dell'Armani Group. Per espressa volontà dello stilista, è stato predisposto un accesso privilegiato per i dipendenti della Maison, che avranno una corsia preferenziale per il commiato. A tutti i presenti è richiesto il massimo rispetto: sono vietati foto e video, sia all'interno sia all'esterno, per garantire la sobrietà del momento e tutelare la privacy dei familiari.
Il funerale di Giorgio Armani si terrà lunedì 8 settembre nel primo pomeriggio, con ogni probabilità alle ore 15, ma in forma strettamente privata, come da sue volontà. Saranno presenti non più di una ventina di persone. Il luogo della cerimonia è top secret: secondo alcune ipotesi, potrebbe svolgersi a Villa Rosa, la splendida dimora dell'Oltrepò Pavese dove vive la sorella Rosanna Armani. La villa si trova a Broni, immersa nella natura e popolata da alberi secolari e oltre ottanta specie animali, a circa 30 chilometri da Piacenza, la città natale dello stilista. Era qui che Armani si rifugiava nei weekend per staccare dal ritmo milanese e ritrovare sé stesso.
Tuttavia, il condizionale resta d'obbligo: non ci sono conferme ufficiali. La famiglia mantiene il massimo riserbo, anche per garantire un clima di raccoglimento.
Quel che è certo è che tutti i negozi del gruppo Giorgio Armani Spa resteranno chiusi durante la cerimonia, in segno di rispetto. Una decisione in controtendenza rispetto ai giorni precedenti, durante i quali le boutique sono rimaste aperte, probabilmente per volontà dello stesso Armani, che ha sempre vissuto da e per il lavoro.
La sobrietà, del resto, è sempre stata la cifra stilistica e personale di Giorgio Armani. Anche nell'ultimo saluto, nulla è stato lasciato al caso: fiori bianchi, allestimenti minimalisti, un ambiente silenzioso e accogliente. Già nella mattina di sabato si sono visti i primi cittadini posare fiori e bigliettini fuori dal Teatro. Qualcuno è arrivato da altre regioni, persino dall'estero. L'atmosfera è composta, priva di clamori: un flusso continuo e rispettoso, come nelle migliori sfilate Armani, dove a parlare erano i tessuti, non le parole.
Giorgio Armani è morto il 4 settembre 2025, a Milano, all'età di 91 anni. La sua scomparsa è avvenuta serenamente, nella sua abitazione, dopo una breve convalescenza. A giugno aveva già affrontato un ricovero per un'infezione polmonare, ma sembrava essersi rimesso. Solo pochi giorni fa, aveva acquistato “La Capannina” di Forte dei Marmi, storico locale dove aveva conosciuto Sergio Galeotti, suo socio e compagno di vita. Il 28 settembre avrebbe celebrato i 50 anni della sua maison, con un evento speciale già in preparazione. Fino all'ultimo è rimasto attivo, lucido, partecipe della vita dell'azienda. Il suo ultimo messaggio social, condiviso tre giorni prima della morte, recitava: "Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone".
L'impero Armani non si dissolve con la morte del suo fondatore: già nel 2016 era stata costituita la Giorgio Armani Foundation, con il compito di assicurare continuità, indipendenza e governance blindata. A guidare l'eredità stilistica e gestionale saranno Pantaleo Dell'Orco, da sempre suo braccio destro e capo stile uomo, e i familiari più fidati: Silvana Armani, Roberta Armani e Andrea Camerana. Tutti sono già membri del consiglio di amministrazione. L'azienda ha chiuso il 2024 con 2,3 miliardi di euro di fatturato e possiede un patrimonio stimato tra 11 e 13 miliardi di euro.
Per approfondire, leggi anche: Chi eredita l'impero Armani: i nomi, la fondazione, le strategie
Elemento | Dettaglio |
---|---|
Luogo | Armani/Teatro, via Bergognone 59, Milano |
Date e orari | Sabato 6 e domenica 7 settembre, dalle 9:00 alle 18:00 |
Accesso | Gratuito per tutti; corsia preferenziale per i dipendenti |
Divieti | Vietati scatti e riprese, obbligatorio rispetto e silenzio |
Funerali | Lunedì 8 settembre, in forma privata |
Lutto cittadino | Proclamato a Milano e Piacenza |
Eredità | Governance affidata alla Giorgio Armani Foundation |