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Jesi (Ancona), restituita la vincita al clochard che era stato costretto a tornare al semaforo

Quei 300mila euro ottenuti nel 2020 con il "Gratta e Vinci" erano stati bloccati da un parente. Ora la Procura ha revocato il sequestro della somma e Tiziano Pellonara può riprendere una vita decisamente più agiata

Jesi (Ancona), restituita la vincita al clochard che era stato costretto a tornare al semaforo - foto 1
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Da povero a ricco per tornare di nuovo ricco, dopo una vicenda giudiziaria un po' kafkiana.

I 300mila euro vinti al "Gratta e Vinci" a settembre del 2020 avevano permesso a Tiziano Pellonara, 63 anni, di lasciare quel semaforo dell'incrocio di Jesi (Ancona), dove chiedeva l'elemosina. Lì dove da tempo era conosciuto come "l'uomo col cappello volante" e dove aveva ricevuto quei 5 euro per cambiare vita con un colpo di fortuna. Ma sempre lì era dovuto tornare nelle scorse settimane, quando, come riferisce il suo avvocato, l'ex sindaco di Jesi Marco Polita, "su iniziativa di un parente, che paventava che il mio assistito potesse essere o essere stato circuito da terzi, la Procura aveva sequestrato gli assegni circolari in cui la vincita era stata convertita". Ma il ricorso contro il provvedimento è stato vinto e la Procura di Ancona ha dissequestrato quegli assegni, permettendo così a Tiziano Pellonara di tornare a essere finalmente un ex clochard.

 

Quel colpo di fortuna nel settembre del 2020 aveva davvero cambiato la vita a Tiziano Pellonara, ex operaio che a sette anni dalla pensione aveva lasciato il lavoro per accudire, con il Tfr, l'anziana madre e che, quando i soldi finiscono, resta senza lavoro, a tal punto che l'unica sopravvivenza è quella possibile chiedendo l'elemosina al semaforo.

 

 

Poi la vincita fortuita e fortunata di 300mila euro (240mila il netto che arriva a scaglioni nelle sue tasche) che lo toglie dalla strada e gli permette anche di fare beneficenza alla Caritas che lo aveva sempre sostenuto, finché un parente chiede il blocco dell'erogazione per i motivi sopracitati dall'avvocato Polita e riportati sul sito di notizie locali centropagina.it.

 

 

E così, con quei cartelli satirici appesi al collo riferiti ad avvenimenti di politica e attualità e il cappello lanciato in aria e poi ripreso durante il rosso, Tiziano Pellonara era dovuto tornare a chiedere l'elemosina agli automobilisti che si fermano all'incrocio quando la Procura di Ancona ha bloccato gli assegni. Fino alla decisione finale e definitiva da parte dei giudici di restituire la vincita al clochard che ora può finalmente dire addio a quella vita di stenti.

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