Il racconto

Aggredita verbalmente con i suoi bambini, la storia di Matilde Daverio

A "Mattino Cinque News" il racconto della mamma che scritto una lettera al Corriere della Sera

18 Giu 2025 - 13:05
 © Da video

© Da video

Matilde Daverio, 32 anni, libera professionista e madre di quattro figli, il 12 giugno viaggiava da Roma a Milano insieme ai due bambini più grandi, di 6 e 7 anni. Durante il viaggio, il più piccolo dei due, alzandosi dal sedile, sfiora involontariamente la gamba di un passeggero, che reagisce con un’aggressione verbale nei confronti della donna, confessando di essere stato disturbato dal comportamento dei bambini per tutta la durata del viaggio. Scossa dall’episodio, Matilde decide di raccontarlo in una lettera al "Corriere della Sera". A "Mattino Cinque News" ripercorre nel dettaglio quanto accaduto quel pomeriggio sul treno.

Il racconto

 "Ero in viaggio in treno con i miei figli più grandi, Filippo e Giacomo, che hanno 7 anni e 6 anni. Il viaggio è andato bene, abbiamo letto, giocato e disegnato e solo alla fine del percorso abbiamo ricevuto uno sfogo da parte del nostro vicino di posto. Il signore fondamentalmente ha mostrato un'insofferenza nei confronti del viaggio perché, a suo dire, era stato disturbato dai bambini", racconta Matilde Daverio ai microfoni del programma di Canale 5. E aggiunge: "Con la lettera (scritta al "Corriere della Sera", ndr) volevo semplicemente trasmettere il messaggio che è normale che magari, in un viaggio lungo, i bambini possano anche eventualmente disturbare, fare confusione e invadere gli spazi, ma sono pur sempre bambini. Ho voluto raccontarlo perché ho avuto tempo di farlo e sono contenta che il "Corriere della Sera" l'abbia pubblicata. In questi giorni mi hanno scritto tantissimi genitori che si sono immedesimati nel mio racconto e molti hanno una storia analoga da raccontare".

"Il rischio è quello di colpevolizzare e di avere una mancanza di empatia che non ci porta nulla di buono. Io e mio marito, come tantissimi altri genitori, poniamo attenzione al comportamento dei nostri figli. Volevo porre l'attenzione sul fatto che ho notato che un pezzo di società è infastidito dai bambini, anche per via della diffusione del luogo comune che i genitori non siano in grado di educarli. Abituarci a quest'idea credo che non sia una scelta positiva. Non è obbligatorio mettersi nei panni degli altri, ma entrare nell'idea che sei in un luogo con altre persone potrebbe aiutare", conclude la donna.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri