Le parole di Gaetano e Filippo a "Fuori dal coro": "Ragazzini hanno avuto libertà di fare quello che volevano"
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"Non si vergognano neanche un po'?". Con queste parole i figli di Cecilia De Astis, la donna di 71 anni morta quest'estate dopo essere finita sulla traiettoria di un'auto pirata in via Saponara a Milano guidata da quattro bambini sotto i 14 anni, troppo giovani per essere imputabili penalmente. Poche ore dopo, le indagini hanno portato al fermo dei quattro responsabili: tre maschi e una femmina, rintracciati in un campo rom. Viaggiavano a bordo di una Citroen DS4 con targa francese, rubata il giorno prima a un turista. Dopo l'impatto mortale, avevano abbandonato il mezzo e si erano dati alla fuga a piedi senza prestare soccorso.
A distanza di un mese da quell'11 agosto, giorno dell'incidente, i figli di Cecilia, Gaetano e Filippo, continuano a chiedere giustizia. Lo hanno fatto anche nella puntata di "Fuori dal coro" in onda domenica 7 settembre su Rete 4: "Non sono cose che succedono - ha detto Gaetano nel programma di Mario Giordano -. So che i nostri genitori ci hanno insegnato cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è male e cosa è bene, in maniera molto semplice. Io mi chiedo se questi ragazzi non si vergognino neanche un po' di quello che hanno fatto. Mia mamma voleva vivere, non voleva fare questa fine".
A fargli eco è il fratello Filippo: "Questi ragazzini hanno avuto la libertà di fare quello che volevano - ha spiegato l'uomo -, quello che gli è stato insegnato, rubando e prendendo possesso di un'auto che non era loro. Le istituzioni non dovevano permettere che questa gente stazionasse sul territorio, detto questo a quest'ora non saremmo qui a ricordare la memoria di mia mamma e a lottare per evitare che queste cose accadano nuovamente".