il caso

Garlasco, il legale Massimo Lovati e l'ipotesi del sicario: "Chiara uccisa perché scomoda"

A "Quarto Grado" l'avvocato di Andrea Sempio parla della sua teoria

24 Mag 2025 - 00:16

Tra i punti oscuri sull'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco c'è quello del movente. Secondo Massimo Lovati, difensore dell'indagato Andrea Sempio, non è da escludere che a uccidere la 26enne sia stato un sicario. "Una figura che viene assoldata da qualcun altro per eliminare un personaggio scomodo", afferma il legale. 

"Girandoci attorno, non troviamo un movente sufficiente né per Stasi né tantomeno per Sempio né per nessun altro a commettere un omicidio di questo genere", sottolinea Lovati che delinea la sua teoria precisando tuttavia che "non è suffragata da prove o indizi sufficienti". L'avvocato sposa un'ipotesi secondo la quale Chiara sarebbe stata uccisa perché aveva scoperto qualcosa. "Anche in quel periodo, nel Santuario delle Bozzole, che dista 300 metri da casa Poggi, oltre che esserci l'oratorio, si praticava l'esorcismo. Questo è risaputo. Nel 2012, c'è uno scandalo: vengono arrestati due ragazzi rumeni che compiono un'estorsione ai danni di più sacerdoti e che riferiscono di aver accertato che in quella località non solo si praticava l'esorcismo, ma anche la pedofilia", spiega l'avvocato, che collega questi eventi all'omicidio di Chiara. "Il filo comune è la pedofilia. Chiara aveva visto, praticava l'oratorio. Era diventata scomoda perché aveva saputo determinate cose, allora l'hanno eliminata. Ripeto che è una mia sensazione, non ho prove o indizi", aggiunge il legale. 

Per Lovati Stasi sarebbe stato "imbeccato dai veri assassini". 

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