Cremona, sfrattato mentre era in ospedale con il Covid: "Cerco casa con il mio cane"
Il racconto di Giorgio a "Pomeriggio Cinque": "Non mi separo da lui, mi ha salvato la vita abbaiando per tre giorni"
Aveva ricevuto la lettera di sfratto, ma lui era in ospedale in gravi condizioni per Covid. Essendo ricoverato non si è potuto presentare all'udienza per la risoluzione del contratto di comodato, oggi si ritrova con un'esecuzione di sfratto. Giorgio, 70 anni, ora cerca una nuova casa insieme al suo cane Black, che gli ha salvato la vita come raccontato da lui stesso.
"Quando mi sono sentito male è stato lui a salvarmi la vita - ha spiegato a "Pomeriggio Cinque" - sono caduto a terra e non riuscivo a rialzarmi, lui per tre giorni e tre notti ha vegliato su di me scaldandomi e abbaiando fino a quando non sono arrivati i pompieri che poi mi ha portato in ospedale".
Dopo il ricovero in ospedale e la riabilitazione in un'altra struttura, il 70enne cremonese ha scoperto l'amara sorpresa: a causa del Covid non ha potuto impugnare il preavviso di sfratto. Il suo avvocato si è rivolto anche al sindaco di Corte dè Cortesi con Cignone, ma nè il Comune, nè l’assistenza sociale hanno potuto far nulla per lui. Non ci sono alloggi disponibili. Giorgio e il suo legale si sono rivolti al pubblico di "Pomeriggio Cinque": "Cerco una nuova casa - ha detto - sono pensionato e posso pagarmi un affitto, ma non voglio separarmi in alcun modo dal mio cane".
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